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Calcio

Bruno Giordano a San Salvo: “Siete Aquilotti, spiccate il volo con impegno e sacrificio”

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L’ex bomber di Lazio e Napoli accolto nella sala consiliare dai tanti giovani del settore giovanile rossoblù raccontando aneddoti e curiosità della sua carriera lanciando qualche messaggio per calciatori e allenatori

Il grande abbraccio di San Salvo a Bruno Giordano. Presenza d’eccezione questa mattina nella sala consiliare del comune di San Salvo per la presentazione della stagione 2018/2019 degli Aquilotti San Salvo società arricchitasi in estate sotto diversi punti di vista.

Ad accogliere l’ex bomber di Lazio e Napoli (dove ha vinto uno scudetto) in Piazza Papa Giovanni XXIII i tantissimi giovani calciatori degli Aquilotti San Salvo, foto di rito, qualche selfie e poi via verso la sala consiliare per la presentazione ufficiale della nuova stagione. A fare gli onori di casa per gli Aquilotti ci ha pensato Roberto Rossi, fondatore dei rossoblù e attuale responsabile tecnico insieme al collega Orazio Piermattei. Ha gonfiato il petto nel presentare la realtà rossoblù a Giordano, un lavoro maniacale con i giovani calciatori portato avanti da tanti anni. “Questa società ogni anno ha compiuto sempre un passo in avanti – le parole di Rossi – lavoriamo sempre al massimo per fare stare bene i nostri ragazzi e tranquille le loro famiglie. Dai Piccoli Amici fino agli Allievi, abbiamo lavorato sempre con il settore giovanile ma quest’anno si è deciso di aggiungere altre due squadre, la Juniores e la grande che partecipa al campionato di Terza Categoria”. Sui numeri i sansalvesi sono in costante crescita: “Nella passata stagione avevamo 140 iscritti, ora siamo arrivati a 200, il lavoro paga, noi siamo allenatori ed educatori in costante aggiornamento e sono fiero di aver rinnovato per il nono anno consecutivo l’affiliazione con il Bologna Calcio, è una sinergia vera, i loro suggerimenti sono sempre preziosi”. Prima di passare il microfono ha nominato ad uno a uno tutti i componenti della dirigenza e gli allenatori che guideranno in campo i rossoblù.

In una sala consiliare gremita la parola è passata poi al Sindaco Tiziana Magnacca, tifosa laziale doc e seduta di fianco ad uno dei suoi idoli: “Il mio abbraccio più grande va ai tanti giovani calciatori che ho di fronte a me, sono i talenti del futuro, nei loro confronti abbiamo delle responsabilità, dobbiamo lavorare per farli crescere al meglio”. Poi rivolgendosi agli allenatori ha ricordato loro che “rivestite un ruolo importante, molte famiglia affidano a voi i loro figli, a loro chiedete sempre impegno e sacrificio, un allenamento che dal rettangolo verde si trasferisce poi nella vita di tutti i giorni, a prescindere dalla carriera calcistica che avranno vanno aiutati a superare gli ostacoli che la vita metterà loro di fronte”. La Magnacca con orgoglio rivolgendosi a Giordano fa notare come San Salvo sia una dei comuni con l’età media più giovane della nostra provincia: “Abbiamo lavorato duramente in questi anni per crescere in tutti i settori, sport compreso ammodernando più di una struttura, i sansalvesi coltivano valori, ecco perché siamo cresciuti”.

Attesissime le parole di Bruno Giordano accolto da applausi scroscianti: “Contento di essere ospite qui a San Salvo, tocco con mano una splendida realtà, quando ci sono i bimbi tutto è ancora più bello. Siete gli Aquilotti, dovete volare, spiccare il volo ma per riuscirci ci vogliono sacrificio e impegno ricordandosi che quando si lavora sul campo divertimento e rispetto tra allenatori e calciatori non deve mai mancare”. Ha raccontato dell’amore infinito per il calcio e i sacrifici fatto sin da piccolo: “Da Trastevere fino a Tor di Quinto cambiavo due o tre autobus ogni giorno per gli allenamenti, il pallone è sempre stata la mia vita, è stato un divertimento ma alla base c’è stato tantissimo sacrificio”. Per il rilancio del calcio italiano bisogna ripartire con misure serie dai settori giovanile: È l’unica base di partenza, con i fatti però, senza chiacchiere, servono impianti all’avanguardia e istruttori qualificati e capaci altrimenti non ripartiremo mai”.

La Magnacca laziale in mezzo a tanti juventini, non sono mancati gli sfottò tra le parti con grandi risate, Giordano ha ricordato come il suo no alla Juventus non è stato un vero e proprio rifiuto: “Per rispetto di Agnelli e Boniperti andati a colloquio a Torino non trovammo un accordo perché avevo già dato la mia parola al Napoli”. Una raffica di domande, la Magnacca ha chiesto “ma com’era Maradona?”, l’ex bomber senza nessun dubbio: “un genio, inimitabile e inarrivabile, con tutto il rispetto per i Messi e i Ronaldo lui era altra roba, in un calcio dove si prendevano tante botte”. È toccato poi ai baby calciatori presentarsi di fronte a Giordano rivolgendo altre domande, dal quale è stato il più bel gol in carriera “ne ho fatti pochi ma di qualità, ne ricordo uno in un derby, un paio alla Juve e uno a Catania”, al cosa significa indossare la maglia della nazionale italiana: “un onore e un onere, senti di rappresentare una nazione intera”, gli avversari che più picchiavano in campo ricordandone parecchi fino al ricordo dello Scudetto a Napoli: “chi non l’ha vissuto in prima persona non può immaginarlo, una città impazzita, si è festeggiato per mesi e a distanza di anni la gente ci ringrazia ancora per quello Scudetto”. Poi un passaggio su Cristiano Ronaldo: “Aiuta la crescita del calcio italiano senza alcun dubbio ma anche quello dei suoi compagni di squadra, avere in gruppo uno che si allena tutti i giorni al massimo spinge tutti a dare il meglio, è un esempio positivo”.

Presente anche l’Assessore allo Sport Tonino Marcello: “Un grande onore per noi avere ospite una figura così importante del calcio italiano, le sue parole non vanno dimenticate, i giovani devono avere l’aspirazione di arrivare un giorno nel professionismo ma non deve essere un’ossessione, il calcio è divertimento, il calcio aiuta a fare squadra, da solo un calciatore non va da nessuna parte, conta il lavoro di gruppo”. Tra i tifosi juventini presenti anche il Presidente del Consiglio Comunale Eugenio Spadano: “Quando si parla di allenatori ed educatori il ricordo va sicuramente alla Lazio di Maestrelli, figura storica del nostro calcio. La presenza di Bruno Giordano oggi a San Salvo ha un alto valore, il calciatore lo conoscono tutti ma io voglio evidenziare la figura dell’uomo Giordano, un grande, come lui ce ne sono pochi, è una figura da imitare in campo e fuori, i suoi suggerimenti sono sempre preziosi”.

Una delle novità in casa Aquilotti per questa stagione è l’ingresso in società di Davide Daniele nominato nuovo co presidente: “Sono davvero contento di questa nuova avventura, gli Aquilotti sono una vera e calorosa famiglia, in altre esperienza sentivo più freddezza, dobbiamo dare continuità a questo progetto con l’obiettivo di crescere giorno dopo giorno, da soli non ce la faremmo, un grande grazie lo dobbiamo anche agli sponsor”. Presente anche Meuccio Di Santo, il collante fondamentale per la presenza di Giordano a San Salvo: “I dirigenti degli Aquilotti mi hanno chiamato a inizio mese e mi sono subito messo in moto con il mio amico Elenio per portare qui Bruno Giordano anche per fare un regalo al nostro sindaco grande tifosa della Lazio. San Salvo oggi ha assaporato il grande calcio grazie alla disponibilità di Bruno, ai giovani calciatori dico di ascoltare i loro allenatori, divertirsi in campo e studiare tanto, solo così diventeranno campioni nello sport e nella vita”.

Prima dei saluti finali Tiziana Magnacca ha omaggiato Bruno Giordano con un libro che racconta la storia di San Salvo insieme a un gagliardetto, lo stesso ha fatto Roberto Rossi consegnando prima un gagliardetto degli Aquilotti a Giordano e poi una targa ricordo al primo cittadino sansalvese.

 

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Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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