Dopo il comunicato del giudice sportivo, che ha sottolineato i motivi della lunga squalifica del giocatore giallorosso, Giuseppe Mucci, di cui vi abbiamo già dato conto, è arrivato nelle scorse ore un “post” di scuse da parte del giocatore che riportiamo di seguito:
Io sottoscritto, Giuseppe Mucci, nella mia qualità di tesserato dell’Apd Casalbordino Calcio, intendo porgere in maniera ufficiale le mie scuse al calciatore Thioye per le espressioni rivoltegli durante la gara, non aventi alcun intento razzista e discriminatorio e dettate unicamente dal fortissimo dolore per un colpo ricevuto precedentemente.Mi scuso anche con i tifosi e con i dirigenti per aver portato discredito al buon nome della società. Forza Casalbordino, uniti si vince
Ora però basta con questo falso perbenismo, non possiamo crocifiggere un ragazzo per un errore. Ha pagato e pagherà con questo lungo stop. Da qui a parlare di discriminazione razziale ce ne passa. Non vogliamo giustificare nessuno, ci mancherebbe, ma si può prendere in considerazione l’attenuante della concitazione della partita ed un calcione ricevuto durante un’azione di gara. Le discriminazioni sono ben altre! Se poi allora vogliamo parlare di discriminazioni dobbiamo farlo a 360 gradi. Magari è scappata una parola di più ma se la stessa fosse stata indirizzata ad un italiano bianco, come spesso accade, con chiari riferimenti ai parenti più stretti (solitamente madri e sorelle ) ci sarebbe stata questa squalifica e tutto questo clamore? Crediamo proprio di no. In presena di casi clamorosi i direttori di gara, forse, dovrebbero pensarci due volte e contare fino a dieci perchè poi le conseguenze sono chiare ed evidenti.
Michele Cappa
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