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Mara Santangelo: “Non esiste l’impossibile nello sport e nel lavoro. Il valore delle donne va ricordato ogni giorno”

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Una delle tenniste più rappresentative nel panorama italiano presente oggi all’IIS “Mattei” di Vasto per raccontare la sua esperienza agli studenti nell’ambito del progetto “Allenarsi per il futuro”

“Siete disposti a sacrificarvi per puntare a qualcosa di grande?”. Gira tutto intorno al sacrificio e all’impegno, nello sport come nella vita, se si vogliono raggiungere traguardi importanti in tutti i settori delle nostre vite bisogna sempre dare il massimo. Lo ha ricordato a chiare lettere questa mattina Mara Santangelo ex tennista italiana arrivata a Vasto per raccontare le sue esperienze nello sport (e non solo) ai ragazzi dell’IIS ”E.Mattei” nell’ambito del progetto “Allenarsi per il futuro” fortemente voluto dalla Bosch Italia in collaborazione con la Randstad, per contrastare l’alto tasso di disoccupazione.

Incontro che ha come obiettivo quello di orientare i giovani, dell’istituto scolastico vastese, verso le migliori opportunità per il loro futuro, attraverso l’esperienza formativa dell’alternanza scuola-lavoro che al “Mattei” di Vasto è coordinata dalla professoressa Natascia Di Giambattista. Prima di lasciare la parola alla Santangelo la mattinata si è aperta con le parole di Francesca Bosco, abruzzese doc ma oggi HR Employer Branding di Bosch Italy. Ha raccontato le sue esperienze da studentessa prima e lavoratrice poi illustrando il lavoro portato avanti finora dalla Bosch con il progetto “Allenarsi per il futuro” ovvero come attraverso lo sport si possa riuscire anche nel lavoro. In questo incontro oltre alle parole della sansalvese Lorena Rucci portavoce della Randstad è intervenuto anche il responsabile del personale della Caterpillar Fluid Systems che ha ricordato ai ragazzi presenti che l’attuale amministratore delegato dell’azienda Maurizio Cattafesta è un vastese diplomatosi proprio al “Mattei” capace di arrivare in alto nel suo lavoro “grazie all’impegno e i sacrifici fatti ogni giorno”.

Pezzo forte della mattinata l’intervento di Mara Santangelo una che da tennista, nonostante una malformazione al piede sinistro a limitarla lungo tutta la sua carriera, si è tolta parecchi sfizi entrando nella top trenta mondiale e portando a casa prima una Fed Cup nel 2006 e l’anno successivo trionfando nel doppio al Roland Garros. Una forse poco conosciuta tra i 150 ‘millennials’ presenti in aula magna, per far capire chi si trovavano di fronte è andato in onda un video di un paio di minuti, sulle note di “ ‘Till I Collapse’ di Eminem, che ha ripercorso tutti i suoi trionfi. Il suo racconto è partito dalla passione verso il tennis trasmessagli dai genitori, poi a 9 anni la folgorazione ammirando le gesta di Martina Navratilova e giurando alla madre che “un giorno anche io giocherò al Centrale di Wimbledon”. Una promessa resa ancora più forte quando all’età di sedici anni perse la mamma a causa di un tragico incidente stradale. Una carriera in salita e con tanti dolori a causa di quella maledetta malformazione al piede sinistro che la limitava tra allenamenti e partite. “Un medico mi disse che con quel problema al piede non avrei potuto giocare ad alti livelli, lui aveva ragione ma sbagliò perché io con sacrifici e impegni riuscii a vincere togliendomi grandi soddisfazioni”.

Tra un aneddoto e l’altro fino ad arrivare al Centrale di Wimbledon, lì ci è arrivata giocandosela contro Serena Williams, una delle tenniste più forti di tutti i tempi. “Ero avanti di un set e mezzo, stavo giocando alla grande ma il dolore al piede si è ripresentato di nuovo e dovetti fermarmi, era il 2005, per molti avrei dovuto smettere ma grazie all’insistenza del mio coach e la mia tenacia le soddisfazioni più grandi della mia carriera arrivarono nei due anni successivi”. Una carriera che senza quella malformazione al piede l’avrebbe potuta ben oltre i risultati conquistati tra singolo e doppio, lo stop decidendo di appendere la racchetta al chiodo nel 2011 quando poco più che trentenne “dopo un viaggio a Madjugorje decisi che era arrivato il momento di dire basta, avrei potuto ancora guadagnare ma era venuto meno la passione verso il tennis e ho deciso di fermarmi”.

Oggi la Santangelo continua a gravitare quotidianamente nel mondo dello sport, gira l’Italia con il progetto della Bosch ma è anche e soprattutto Team Manager della squadra di Fed Cup, è Presidente della commissione atleti della Federazione Italiana Tennis e rappresentante degli atleti per il Consiglio Nazionale del Coni. Agli studenti vastesi ha raccontato la sua esperienza, un personaggio per nulla banale, per arrivare in alto ha sofferto superando tantissimi ostacoli, con sacrificio e impegno, quello che serve a tutti per essere i futuri campioni nella vita di tutti i giorni.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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