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Calcio

Querelle multe: botta e risposta tra Vastese e (parte degli) ultras

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Dopo il comunicato della società del presidente Bolami è arrivata la risposta del gruppo Aragonesi

2.700 euro di multe non digerite dalla dirigenza della Vastese Calcio che ha voluto far sentire tutta il proprio rammarico attraverso un comunicato stampa: “Due multe nelle ultime 3 partite, una di 1.200 euro ed un’altra di 1.500, inflitte alla Vastese Calcio a causa di “intemperanze” di alcuni suoi sostenitori (nei confronti degli assistenti degli arbitri nello specifico), allo Stadio Aragona nella gara casalinga con il San Nicolò ed al Pallozzi di Sulmona per quella di domenica scorsa in trasferta contro i Nerostellati. La società, per questo, vuole esprimere e manifestare rammarico e condanna. Sono gesti, di pochi, che nulla hanno a che vedere con un normale e sano comportamento di tifo negli stadi. Conosciamo l’amore dei nostri tifosi per la Vastese Calcio e questo amore deve concretizzarsi anche nel tenere condotte volte a preservare la società da ogni danno potenzialmente lesivo, dal momento che siamo proprio noi, come società, ad essere responsabili delle azioni dei nostri sostenitori”. Riconoscendo l’amore che i tifosi biancorossi nutrono per la Vastese la dirigenza lancia un monito: “Facciamo tanti sacrifici per portare avanti la gestione della squadra ed il nome della Vastese Calcio e quando subiamo queste situazioni la delusione e l’amarezza prendono il sopravvento. Con questo intervento chiediamo ai nostri tifosi, che consideriamo sempre un punto di forza della nostra azione, di aiutarci ad evitare che simili e deplorevoli atti possano ripetersi, annunciando che in caso contrario, ci vedremo costretti ad assumere provvedimenti duri e drastici anche in vista degli impegni futuri”.

Un primo messaggio che nelle ore scorse ha avuto la risposta di uno dei gruppi ultras della Curva d’Avalos, gli Aragonesi Vasto, con un comunicato in cui si evidenziano cinque punti: “Dopo l’ennesimo comunicato della società, ci sentiamo in dovere come gruppo storico della Curva d’Avalos, a precisare: noi non accettiamo minacce; il calcio è una passione e non un ricatto; noi Aragonese non siamo abituati a fare certe cose; noi non possiamo accettare questo dalla società che non capisce i sacrifici che facciamo; da oggi in poi i tifosi lontani dagli ultras. Noi non ci pieghiamo a nessuno!”.

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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