10.06.2012: storia di un’impresa

Il Lanciano conquistò la B. Viaggio nei sentimenti degli ultimi 8 anni rossoneri

Dieci giugno duemiladodici.

Sono passati otto anni dall’impresa del Lanciano di affacciarsi tra i big del calcio.

Quella domenica di 8 anni fa, infatti, il calcio a Lanciano ha preso un’altra piega e ha scritto un’altra storia che, seppur datata che sia, non si può toccare.

È scritta.

Piaccia o non piaccia.

Da quel 10 giugno sono cambiate tante cose: dalla Coppa Italia col Genoa al pareggio di Paglieta, da una squadra salva sul campo ma condannata a scomparire per altri fattori, alla ripartenza sotto la gestione Fabio De Vincentiis senza avere nemmeno le chiavi per entrare negli spogliatoi del “Guido Biondi”.

Tante cose sono cambiate, anche in meglio s’intende: dall’affetto smisurato della vecchia guardia (Mammarella, Di Cecco, Aquilanti, Vastola e compagnia bella) che ha continuato a dimostrare un amore viscerale per i colori rossoneri nonostante tutto, alla maturità di una piazza che dal primato per diverse settimane in B si è ritrovata a pareggiare a Fresagrandinaria o perdere due volte nel giro di un anno ad Ortona. Anche questa è storia.

Difficile da ripetere quella della B, ma già le suggestioni di una D ancora tutta da scoprire (e non così scontata come si vorrebbe semplificare) fanno riaccendere ancora di più gli spiriti dei tifosi.

Sono passati tanti personaggi a Lanciano in questi ultimi 8 anni, qualcuno c’ha lasciato il cuore, qualcun altro, arrivato anni prima per rilanciarsi, lo ha fatto con l’ascesa in B ma ne è uscito in sordina senza nemmeno salutare pubblicamente una tifoseria che lo ha cullato dai campionati più modesti.

Storia e storie rossonere.

E tra queste storie, il capitolo del 10.06.2012 dal titolo ” L’impresa, il sogno” è sicuramente una delle pagine più belle dei cento anni di Lanciano in mezzo al campo.

Da Meda a Trapani.

Passando per Verona, Brescia, Trieste, Bologna, Bari, Palermo, Messina,Catania, Avellino, Napoli, ecc.

Alessio Giancristofaro