De Cinque e Felice i migliori nei padroni di casa, Valdes il più propositivo nel Miglianico. Match teso, troppo possesso palla fine a se stesso, poche emozioni

“Lupo” Felice: il migliore
CUPELLO
D’Ottavioantonio sv: scrutatore non votante, come cantava qualche anno fa Samuele Bersani.
De Cinque 6,5: spinge incessantemente sulla destra, sfiora il gol. Uno dei migliori.
Turco 6: diligente, ordinato, difende e attacca senza picchi, ma allo stesso tempo senza commette errori di sorta.
Basso 6,5: tocca una miriade di palloni, ai quali imprime tocchi ragionati, semplici, utili ad imbastire la manovra. Geometrico.
Giuliano 6,5: insieme a Felice compone una coppia difensiva impenetrabile.
Felice 7: il migliore in campo, non sbaglia nulla, fondamentale nel finale con un colpo di testa ad anticipare i diretti avversari, accumulati in massa nell’area cupellese.
Ninte 5,5: parte benino, impreciso, si perde nella ripresa.
D’Alessandro 6: si sacrifica, imposta, attacca, ma è poco incisivo.
Di Martino 5,5: attacca, si sbatte, ma è decisamente impreciso.
Tucci 6: prestazione senza picchi emozionali, fronzoli zero, palloni sbagliati pochi, forse un paio. Centrocampista di sostanza.
Berardi 6,5: spesso quinto di difesa sulla sinistra, più che generoso.
Zinni 5,5: sbaglia da pochi passi quando mancano trenta secondi al novantesimo, però è lì, il destino gli ha voltato le spalle questa volta.

Alessio De Cinque: solito treno
Antenucci 6: entra e semina il panico nella difesa ospite, sfiora il gol in diagonale.
All. Carlucci 6: Cupello ordinato, ma è mancato quel tocco in più. Centrocampo ordinato, forse troppo.
MIGLIANICO
Ferrara 6: respinge l’unico tiro importante del match, si fa trovare pronto.
Mennillo 6: soffre poco, difende più che bene.
Pizzica 6: argina come può le scorribande avversarie, se la cava.
Cinquino 6,5: il Cupello non sfonda ed il merito è anche suo, lavoro certosino in fase di copertura.
Grossi 6: meno appariscente, ma non per questo meno quotato del compagno di reparto.
Di Moia 5,5: non lascia un gran ricordo di sè.
Caniglia 5,5: il Cupello ha le chiavi del centrocampo, lui e Di Moia incidono davvero poco. I due aspetti sono strettamente collegati.
Battista 5: sfiora il gran gol, ma gioca più sul filo dei nervi che dell’alta scuola.
Orta 5,5: rincorre ogni pallone, spesso a vuoto.
Valdes 6: catalizzatore di palloni, ci prova.
Polisena 5: impalpabile.
Morelli 6: concede un pizzico di frizzantezza alla manovra.
All. Pesce 6: squadra poco speculativa, rintanata, chiusa. Serviva altro.
Luigi Della Penna
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