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Calcio a 5

Barbarossa a difesa del futsal: “Giù le mani dal nostro splendido sport”

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Giù le mani dal futsal.

La società Acqua&Sapone Unigross, in particolare la famiglia Barbarossa, che da vent’anni gestisce il club nato a Città Sant’Angelo, scende in campo assieme ad altri presidenti della serie A per difendere il mondo del calcio a cinque italiano.

Uno sport che in questi anni ha catturato attenzioni e visibilità a livello nazionale, che ha coinvolti tanti imprenditori e tante aziende importanti, e che, soprattutto, è giustamente definibile come la prima disciplina sportiva praticata in Italia considerando tutti i livelli, da quello professionale della serie A fino alle centinaia di tornei amatoriali presenti sul territorio nazionale.

Non intendiamo intervenire sui fatti che hanno coinvolto il presidente Montemurro nelle ultime ore, a questo penseranno gli organi preposti. Ma vogliamo ricordare all’opinione pubblica, e ai tanti sportivi che da anni ci seguono con affetto nei palazzetti e a livello mediatico (tv, giornali, web), che il mondo del futsal italiano è composto da tanti imprenditori seri e rispettabili, che nel solco delle regole e dell’impegno quotidiano hanno dato vita alle loro società, oggi punti di riferimento per territori, città più o meno grandi e per migliaia di persone: dirigenti, tecnici, atleti, amministrativi, professionisti sanitari e della comunicazione.

Il nostro calcio a cinque esige rispetto. E non di essere travolto da una valanga mediatica superficiale e sensazionalistica. Siamo una grande famiglia che si muove e cresce all’interno della Lega nazionale dilettanti e della Figc. E che oggi più che mai chiede rispetto per quello che, negli anni, ha saputo dimostrare, dentro e fuori dai confini nazionali.

Famiglia Barbarossa

Nella foto Lattanzio, Enio e Nando Barbarossa

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