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Calcio

Barbarossa: “Vastese sempre più consapevole della propria forza. Io amuleto? No, siamo un grande gruppo”

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Con il laterale romano classe 2000 in campo, i biancorossi non hanno mai perso. Pesantissimo il suo gol nella trasferta di Castelfidardo

L’insostituibile Barbarossa. L’amuleto Barbarossa. L’insostituibile amuleto Barbarossa. Etichettatelo come vi pare, a Danilo interessa poco, lui appena messo piede a Vasto ha subito badato al sodo, ha preso la titolarità della fascia destra contro il Castelfidardo e da allora non l’ha più mollata.

Risultando una delle pedine decisive, fortemente voluto da mister D’Adderio (lo ha ammirato da avversario e studiato anche dagli spalti) alla prima da titolare con la maglia della Vastese in terra marchigiana ha trovato il suo primo gol in assoluto in D, un gioiello di rara bellezza, sinistro sotto l’incrocio, da lì i biancorossi hanno iniziato la rinascita.

Danilo Barbarossa (a destra)

Romano e romanista doc, con esperienze giovanili tra Lazio e Roma prima di indossare anche la maglia del Brescia, poi il ritorno a casa, iniziando il cammino in D nel 2017 con il Trastevere. Fino al gennaio scorso, poi alla chiamata di D’Adderio non ha potuto dire di no.

Con lui in campo (da laterale di centrocampo o terzino destro, uno alla Florenzi, suo idolo) la Vastese non ha mai più perso infilando un filotto di sei risultati utili, sorride ai complimenti ma li condivide con tutto il gruppo, rinnovato nell’ultimo mese e con i dettami di D’Adderio trascinato dai bassifondi in poco più di tre settimane. Dopo mesi di buio sulla Vastese è tornato il sereno, all’orizzonte c’è la forte Recanatese, quella che anche per Danilo Barbarossa potrebbe essere la sfida della svolta vera.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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