Si è svolta a Roma la cerimonia di consegna delle Benemerenze per tutte quelle società e dirigenti, vero e proprio patrimonio del calcio italiano, che quotidianamente compiono un lavoro fondamentale di avvicinamento e formazione dei giovani al calcio. Ad accompagnare i premiati abruzzesi il presidente del Comitato Regionale, Concezio Memmo, ed il segretario, Maria Laura Tuzi.
I prestigiosi riconoscimenti assegnati al calcio abruzzese per il 2023:
Società SAN SALVO CALCIO – 50 anni
Dirigente Federale | Presidente Coll. Rev. Conti– 20 anni
GIOVANNI MATTUCCI
Dirigente Federale | Delegazione di Pescara – 20 anni
LUIGI CAMPOMIZZI
Segretario | Guardiagrele2016 – 40 anni
GIUSEPPE GABRIELE COLAGRECO
Presidente Onorario | S. Gregorio – 40 anni
TEOBALDO CINQUE
Presidente | Cologna Calcio – 20 anni
MARCO D’EMILIO
Direttore Generale | 2000 Calcio Montesilvano – 20 anni
NUNZIO GOBEO
Segretario | L’Aquila Soccer School (SGS) – 20 anni
GIACOMINO D’ANGELO
La Federazione, la Lega Nazionale Dilettanti e il Settore per l’Attività Giovanile Scolastica FIGC con i rispettivi Presidenti Gabriele Gravina, Giancarlo Abete e Vito Tisci si sono ritrovati insieme per omaggiare e raccontare quelle storie bellissime di donne, uomini e sodalizi legati ad un calcio fondato su valori sociali tradizionali ed al contempo moderni come il senso di appartenenza al territorio e alla comunità di riferimento. Presenti tutte le cariche apicali della FIGC, LND e SGS.
Nel complesso sono state premiate 53 società LND che hanno raggiunto il traguardo rispettivamente dei 100, 75 e 50 anni di attività; 51 dirigenti della Federazione che hanno maturato 40 e 20 anni di attività nelle strutture centrali o territoriali; 105 dirigenti di società anch’essi con 40 e 20 anni di attività. Premi speciali sono stati consegnati ad Antonio Cosentino, Gianni Rivera e Massimo Giacomini per i rispettivi ruoli svolti nelle istituzioni calcistiche.
La cerimonia si è aperta con un lungo applauso per onorare la memoria di tutte le donne vittime di femminicidio.
Una giornata che ha sottolineato come il calcio non è solo Serie A o Champions League, è anche e soprattutto un movimento di migliaia di tesserati FIGC-LND, spesso volontari, che lavorano con passione lontano dai riflettori al servizio di uno sport che ha un grande valore sociale. Perché spesso la supplenza di quel lavoro che non fa la scuola, lo fanno l’associazionismo di base e le società dilettantistiche.
Concetti che hanno trovato riscontro nei pensieri espressi da Giancarlo Abete, Gabriele Gravina e Vito Tisci. Il Presidente FIGC ha aperto la serie d’interventi: “E’ sempre un piacere ritrovarci tutti insieme per celebrare il volontariato, l’impegno, il sacrificio e la passione di chi opera nel mondo dilettantistico e giovanile. Dovete essere orgogliosi di quello che fate perché in primis è la FIGC ad essere orgogliosa di voi. Abbiamo superato momenti difficili grazie allo spirito di collaborazione, al confronto costruttivo con tutta la LND. Non dobbiamo mai dimenticare che senza di voi il calcio non avrebbe futuro”.
Il Presidente del Settore per l’Attività Giovanile Scolastica FIGC Vito Tisci ha abbracciato idealmente la platea: “Festeggiamo il motore di tutto il calcio italiano, le persone come voi che vivono per crescere i giovani con dedizione e spirito volontaristico”.
Giancarlo Abete ha chiuso la serie d’interventi ricordando la memoria di Carlo Tavecchio: ”Questa cerimonia celebra la dimensione del calcio della Lega Nazionale Dilettanti, il calcio dei 7.900 comuni, del tessuto connettivo dell’Italia di provincia, il calcio del territorio con la sua forte identità”. Abete ha poi sostato l’attenzione su alcuni aspetti fondamentali dell’attualità calcistica:” Nonostante la pandemia e la complessa riforma del lavoro sportivo per la prima volta dopo tanto tempo siamo cresciuti nel numero di società raggiungendo quota 11.234. E’ un segnale che sottolinea la forza di un movimento che lavora con senso di responsabilità e passione. Ora abbiamo bisogno dell’attenzione da parte dello Stato perché il nostro calcio crea lavoro, ha un impatto positivo sul sistema Paese, è un fenomeno sociale e genera condivisione”.
Abete ha concluso l’intervento ricordando le colonne portanti della LND: ”Il futuro del calcio di base e dilettantistico seguirà le direttrici della formazione, responsabilità sociale, confronto con gli enti sul territorio, valorizzazione dei giovani, crescita del calcio femminile, miglioramento dell’impiantistica, tutela della salute e della sicurezza degli atleti e dei dirigenti”.
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