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Calcio

Carlucci: “Avevo buone sensazioni. Con Napolitano ho dato un chiaro segnale, volevo vincerla, splendidi i ragazzi”

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Il tecnico vastese, dopo l’impresa di ieri a L’Aquila, è l’uomo del momento in Eccellenza. La Virtus Cupello si gode la vetta con 4 vittorie su 4

Carlucci a colloqui con il “Prof” Cannavacciuolo

A Panfilo Carlucci nessuno ha mai regalato nulla. Dopo la carriera da esterno offensivo tra C e D ha intrapreso la carriera da allenatore salendo un gradino alla volta. La prima tappa con i grandi in Prima Categoria con l’allora San Paolo Calcio Vasto, poi l’esperienza a Torino di Sangro salendo poi in Promozione con la Val di Sangro e regalandosi in quell’anno una delle prime gioie personali: quella di battere, da vastese doc, la Vastese all’Aragona guidata da Massimo Vecchiotti, uno che in passato lo aveva allenato e a cui sicuramente avrà rubato qualche segreto uno volta sedutosi in panchina.

A Cupello è partito con i ragazzi, tre stagioni con la juniores iniziando nell’estate del 2017 il cammino con la prima squadra. Quella iniziata meno di due mesi fa è la sua quinta stagione consecutiva in Eccellenza insieme ai rossoblù, due salvezza consecutive centrate sul campo, una praticamente raggiunta nel momento dello stop causa Covid e nella passata un inizio importante che ben lasciava sperare. Ai titoli sui giornali ha sempre preferito il lavoro sul campo, sorrisi al momento giusto, tanti rimbrotti per tenere sempre la squadra sveglia.

Ieri però ha compiuto un ulteriore balzo in avanti, non di un passo, difficile quantificarlo ma in Eccellenza è l’uomo del momento visto che ha conquistato la 4° vittoria consecutiva (in altrettanti match) restando solo in testa dopo aver battuto L’Aquila al “Gran Sasso d’Italia” nel big match tra sfide della classe. A Cupello in questi anni ha trovato l’ambiente ideale costruendo stagione dopo stagione un mosaico che ora splende ma se dovesse arrivare una chiamata importante (magari anche da una categoria superiore?) forse è arrivato il momento di farci più di un pensierino, certi treni passano una sola volta. A questa domanda ha sempre glissato, si gode il magic moment del suo gruppo mantenendo sempre ben fissi quelli che sono gli obiettivi più immediati: “Ieri arrivati a L’Aquila abbiamo preparato la partita in un’ora, tanto mi è bastato per capire che le sensazioni all’interno del gruppo erano quelle buone. I miei ragazzi sono stati splendidi, a loro devo più di un grazie perché hanno interpretato alla lettera le situazioni provate, pressing alto nella loro metà campo, con coraggio nonostante la forza dell’avversario, serviva la partita perfetta e ci siamo riusciti, abbiamo vinto tutti i duelli, tutti gli uno contro uno ma noi ne avevamo di più e correvamo sempre in avanti”.

Carlucci con il vice allenatore Capitoli

Su quale è stata la chiave della svolta pochi dubbi: “Ho perso Capitoli per un problema alla caviglia, quando l’ho sostituito con Napolitano ho inviato un chiaro segnale alla squadra, volevo vincere la partita inserendo un giocatore più offensivo e i ragazzi splendidamente hanno recepito il messaggio, e farlo a L’Aquila non è facile per nessuno”. 12 punti su 12 a disposizione, cosa attendersi da questa Virtus Cupello? “Siamo stati grandi, per la storia del calcio cupellese abbiamo scritto un pezzo di storia, ci godremo questo successo per poche ore ma resterà nei ricordi di tutti la serata di ieri. Da oggi però si pensa al Capistrello, ho la sensazione che questo gruppo possa crescere ulteriormente, giocare contro L’Aquila ti da tante motivazioni, contro i marsicani sarà durissima, sarà una partita scorbutica, adesso arriva il difficile, dobbiamo recuperare energie fisiche e mentali ma soprattutto rimettere i piedi per terra, alla fine della stagione mancano ancora trenta partite”.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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