Il giovane difensore
sansalvese protagonista con i rossoblù primi in classifica con gli Allievi
provinciali fino allo stop causa virus
Sansalvese doc, da sempre legato agli Aquilotti San Salvo. Militanza iniziata sin dai primi calci e arrivata a completamento naturale nell’ultima stagione con gli Allievi, quella conclusasi con oltre due mesi d’anticipo causa Coronavirus. Andrea Corrado, dopo dieci anni, dovrà per forza salutare gli Aquilotti, non per scelta ma perché la sua strada nel settore giovanile è arrivata a destinazione. Quando si potrà tornare in campo per lui si apriranno le porte di juniores e prima squadra, categorie che i rossoblù non hanno, ecco perché spera di iniziare a far parte dell’Us, perché, come leggeremo, sarà il prosieguo di un ‘cammino’ familiare iniziata dal nonno.
Gli anni con gli Aquilotti però non li dimentica, pian piano è cresciuto fino ad arrivare ad essere un perno in difesa, prima nei Giovanissimi e in ultimo negli Allievi, dove ha anche vestito i panni del capitano. Un classe 2003 con tanta grinta e fame, gli Aquilotti resteranno nel suo cuore ma ora vuole scrivere altre belle pagine nel suo futuro da calciatore.
Andrea Corrado, dopo
tre mesi senza calcio giocato c’è qualche spiraglio in vista del futuro, quanta
voglia hai di tornare in campo? “Penso
al presente, siamo in attesa di capire le decisioni in merito alle promozioni.
Al momento dello stop eravamo in testa al campionato, vorremmo festeggiare la
promozione tutti insieme. Allo stesso tempo però non vedo l’ora di tornare in
campo, una voglia pazzesca di scivolare, farmi male, piangere e divertirmi in
quel prato verde che mi ha fatto sempre sognare”.
L’ufficialità della
promozione dovrebbe arrivare nei prossimi giorni, quanto saresti felici del
balzo dai provinciali al campionato regionale? “Per il nostro gruppo sarebbe il coronamento di un’annata che ci ha
visti sbagliare davvero poco, il giusto premio ai tanti sacrifici fatti. Sarei poi
contento per i ragazzi del 2004 e 2005 che sarebbero chiamati ad affrontare un’avventura,
nel campionato regionale, dove mi sarei sempre voluto confrontare ma che
purtroppo non ho mai provato”.
Quanto è difficile
rinunciare a una delle tue più importanti passioni? “Difficilissimo, io come molti altri miei coetanei viviamo per il
calcio, un amore incondizionato nei confronti di quel pallone che rotola. Ecco perché
non vedo l’ora di tornare in campo, spero il prima possibile”.
Da sempre con gli
Aquilotti e quest’anno anche capitano dopo l’infortunio del tuo compagno, un
onore e una responsabilità? “Responsabilità,
soprattutto all’inizio, il capitano deve essere bravo a guidare e comandare la
squadra, pian piano stavo prendendo in mano la situazione, poi è arrivato il
virus a fermare tutto”.
Cosa rappresentano
per te gli Aquilotti? “Una grande
famiglia, dieci anni di militanza non sono pochi, ho messo piede qui da
piccolo, mi hanno fatto crescere sotto tutti i punti di vista, sono sempre
stato bene, non ho mai pensato di cambiare maglia”.
Con l’arrivo, a
stagione in corsa, di mister Simone Di Santo cos’è cambiato all’interno del
gruppo? “All’inizio non è stato
facile perché bisognava ricompattare un gruppo che aveva rischiato di perdere
alcuni pezzi. Insieme al mister e al capitano Cerimele, poi infortunatosi,
siamo riusciti a convincere tutti a restare con l’obiettivo di portare a casa
il campionato. Stimo tantissimo mister Di Santo, mi ha fatto crescere
tantissimo sia calcisticamente che mentalmente, auguro a tutti i giovani
calciatori di trovarlo nel loro percorso calcistico”.
Percorso con gli Aquilotti terminato, ormai pensi a juniores e prima squadra, sai già con chi giocherai nella prossima stagione? “Completato l’importante cammino con gli Aquilotti, non vedo l’ora di compiere lo step successivo. Spero di entrare a far parte dell’Us San Salvo. Vorrebbe dire riportare il mio cognome nella squadra della mia città, una maglia già indossata da mio nonno Donato e mio papà Matteo, sarei onorato di continuare la tradizione di famiglia. Conosco molti ragazzi che già fanno parte della rosa, con alcuni di loro ho già giocato e mi piacerebbe ritrovarli”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it