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Calcio

D’Adderio: “Vastese, contro il Campobasso voglio la prestazione. Senza entusiasmo ed emozione sarei rimasto a casa”

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Alla vigilia del match contro la prima della classe parola al nuovo tecnico vastese visto con la maglia dei rossoblù all’inizio degli anni ‘80

Molisano ed ex di turno. Non una partita come le altre ma Fulvio D’Adderio non ha tempo per soffermarsi sul lontano passato, bada sodo al presente, dal 27 dicembre ha in mente solo la Vastese. Undici allenamenti in nove giorni, dodici se aggiungiamo la rifinitura odierna quella che servirà per scegliere le ultime riserve.

Dall’accettare la sfida con grandi motivazioni è passato subito ai fatti, basti pensare che arriva all’Aragona la mattina con la luce del sole e chiude la porta del suo spogliatoio nel buio della sera, giornate colorate di biancorosso. Domani il sessantenne di San Martino in Pensilis (ma romano d’adozione dove vive con moglie e figli) siederà per la prima volta sulla panchina biancorossa dell’Aragona trovandosi di fronte, l’avversario più difficile da incontrare: il Campobasso primo in classifica con numeri da capogiro negli ultimi quattordici mesi.

Insieme al bomber Martiniello sarà uno dei due ex in campo, poco più che ventenne, D’Adderio, da centrocampista vestì la maglia del Campobasso per due stagioni (dal 1980 al 1982): “Come già detto qualche giorno fa – le parole del tecnico molisano – di quelle stagioni ho bei ricordi soprattutto perché furono le prime nel mondo dei professionisti. Sono però passati ben quarant’anni, una vita fa, adesso sono concentrato sulla Vastese e ad altro non penso”. All’Aragona domani (mercoledì 6 gennaio, ore 14:30, match a porte chiuse), i molisani arriveranno da primi della classe con sei vittorie e un pareggio nelle prime otto giornate di campionato, cosa servirà alla Vastese per batterli? “Nel calcio come nella vita tutto è possibile, l’importante è non porsi mai limiti. Ai miei ragazzi ho chiesto la prestazioni, se ci sarà, insieme ad agonismo e tanta corsa, sono sicuro che ci toglieremo una bella soddisfazione”.

A dirigere gli allenamenti tra Aragona e i sintetici di Vasto Marina e Cupello da dieci giorni, come stanno crescendo i ragazzi? “Non conosco il pregresso di questo gruppo, sin da subito ho cercato lavorato con le proposte di calcio che conosco e da tutti sto avendo ottime risposte, i ragazzi sono motivati e vogliosi di riscatto”. Zero indicazioni sul fronte mercato, “sono concentrato solo sul campo”, idem provando ad ipotizzare la prima Vastese “dadderiana”: “Dei moduli mi interessa ben poco, conterà solo l’atteggiamento in campo dei miei ragazzi, abbiamo la rifinitura di oggi, c’è ancora tempo per le scelte definitive”.

403 giorni dopo Frosinone-Empoli (di Serie B, il 30 novembre del 2019, da vice allenatore dei toscani sostituì lo squalificato Roberto Muzzi) tornerà a sedere in panchina, a 60 anni dopo tante esperienze importanti, anche in categorie superiori, ci sarà l’emozione della prima volta? “Ogni nuova possibilità deve sempre essere motivo di grande orgoglio. Per me lo è oggi essere allenatore della Vastese, farò di tutto per far felice la piazza biancorossa. Certo che sarò emozionato, quella non deve mai mancare, è alla base di tutto, si può essere emozionati e lucidi nello stesso istante, senza queste sensazioni sarei rimasto a casa, invece sono qui con grande entusiasmo”.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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