Il calcio femminile
ancora ai box in attesa di una decisione ufficiale. Nel frattempo è arrivata
una lunga lettera firmata dalle Calciatrici di Serie A
Se il massimo campionato di calcio maschile si avvicina
sempre di più alla ripresa ufficiale c’è il mondo della Serie A femminile che
attende di capire come e se finirà la stagione 2019/2020 ferma ormai da oltre
100 giorni. In queste ore le Calciatrici di Serie A si sono fatte sentire con
una lunga lettere esprimendo le loro perplessità, un pensiero che ha sposato appieno anche Daniela Sabatino. L’esperta
bomber di Castelguidone, in forza al Sassuolo, ha condiviso la lettera
attraverso i suoi canali social:
Alla vigilia della
decisione sulla eventuale ripresa della Serie A Femminile di calcio, teniamo
molto a chiarire quello che è il nostro stato d’animo attuale e quelli che sono
i pensieri che abbiamo maturato.
Siamo sempre state unite in questi mesi attendendo con pazienza che ci venisse
comunicata una decisione rispetto al nostro futuro. Abbiamo compreso che
dovevamo aspettare, perché c’erano priorità da affrontare e molte cose da
capire rispetto ad una situazione di emergenza che ha colpito profondamente il
nostro Paese e che giustamente richiedeva riflessioni ponderate per fare ripartire
tutte le attività della nostra vita con una adeguata sicurezza.
Quando è arrivato il nostro momento ci è stato detto che c’era la volontà di
provare a farci proseguire per non guastare il bel percorso che il calcio
femminile stava facendo nel nostro Paese. Aperte ad ogni soluzione ci siamo
messe a disposizione per capire se ci fossero le adeguate condizioni per
continuare.
Mentre attendevamo e lavoravamo ad una ripresa, però, è anche emersa la vera
realtà del nostro sport oggi. L’emergenza ha di fatto messo in luce tutte le
fragilità di un sistema ancora acerbo ma promettente che stava crescendo in
questi anni e che ha dovuto affrontare una fulminea e gravosissima situazione.
Le calciatrici oggi sono molto confuse. Non abbiamo paura ad ammetterlo. Non lo
eravamo, eravamo unite in un unico pensiero in questi mesi, ora non lo siamo. E
questo perché l’attesa genera dubbi, soprattutto per come è stata vissuta.
Nonostante quanto riconosciuto, nonostante le perplessità, i dubbi, la
confusione che questa attesa lunga tre mesi ha generato, ancora una volta siamo
qui, a parlare con una voce comune, perché pur nelle diversità ormai più che
lecite di opinione, ci siamo rese conto che invece ci sono cose che abbiamo ben
chiare e su cui ci troviamo unite come e più di sempre. E allora vogliamo
parlare di quello che ci unisce e di quello che alla fine riteniamo davvero
importante.
A tutt’oggi, dopo molti mesi di inattività, permangono irrisolte criticità di
carattere sanitario ed organizzativo e siamo quasi a ridosso dell’inizio di una
nuova stagione. Mentre discutiamo della ripartenza, non possiamo farle tutte
dallo stesso punto di vista. Molte calciatrici tutt’oggi non sono state
convocate per gli allenamenti. Non sono messe nelle condizioni di praticare il
loro sport e sono deluse dal fatto di non avere questa possibilità. Anche
l’attesa di una decisione sarebbe stata differente avendo tutte rivisto l’erba
di un campo da gioco, ma oggi non è così.
Apprendiamo della proposta di terminare il campionato con una formula ridotta
di play off e play out che coinvolgerebbero sei delle dodici squadre del nostro
campionato. Non la condividiamo, perché non vediamo come possa essere tutelato
il merito sportivo con una modalità di gioco che a nostro avviso non
garantirebbe la vera equità. Le calciatrici pensano questo: o scendiamo tutte
in campo o non ci scende nessuna. Tutte devono essere in grado di lottare per i
propri obiettivi, oppure devono tutte mettere un punto su questa stagione e
prepararsi per la prossima partendo dalle stesse condizioni.
Quello che appare in sintesi ai nostri occhi è che il nostro sistema va
riformato. È tempo di decidere quale direzione dobbiamo prendere perché
situazioni simili non sussistano più. Siamo le calciatrici della Serie A
Femminile, si parla di noi e delle imprese della Nazionale di cui alcune di noi
fanno parte e che sentiamo nostra. Ma è ora di garantire le giuste tutele a
tutte quante, uno status da professioniste e condizioni reali di
professionismo.
Come sempre fatto, non ci esprimiamo in merito alla prosecuzione o meno di
questa stagione. Siamo consapevoli che potrebbe essere per noi un’opportunità
riprendere, ma crediamo anche che l’opportunità vera emersa in questi mesi, o
forse una necessità non più procrastinabile, sia quella di spingere verso
l’alto questo sistema, facendolo crescere e mettendo le giuste basi per
elevarci come calciatrici, assieme ai nostri club e alla nostra federazione,
per dare sostanza e risorse vere a questo pezzo di calcio che già a livello
d’immagine è nel cuore di molti.
Le Calciatrici di Serie A
Redazione Vasport – redazione@vasport.it