Il rapido esterno
classe 2003, dopo l’infortunio che lo ha tenuto lontano dal campo per sei mesi,
stava ritrovando la forma migliore quando è arrivato il Coronavirus a fermare
di nuovo tutto
Quasi un anno senza calcio. Un mese in campo a dividere prima mezzo anno dominato da un lungo infortunio e la successiva riabilitazione e poi il Coronavirus a condire gli ultimi tre mesi. Simone Di Bello non si perde d’animo, in campo da sempre corre senza sosta e di corsa vuole continuare a divertirsi in campo. Una vita calcistica con la Virtus Vasto, dai primi calci fino agli Allievi, questa sarebbe dovuta essere una stagione fondamentale ma come già detto lungo infortunio e virus hanno rallentato il percorso.
Con gli Allievi, il 2003 vastese insieme al resto dei compagni, voleva andarsi a prendere il titolo regionale, non è stato possibile ma nel suo futuro continua a vedere biancorosso. Quello della Vastese, punta alla D dove già altri suoi compagni hanno avuto le loro chance, quella che cerca anche lui per regalarsi altre gioie con la maglia della sua città.
Simone Di Bello, prima
il lungo infortunio e poi il Coronavirus, un’annata particolare la tua? “Ero tornato in palla dopo i sei mesi di
stop a causa dell’infortunio, poi il Coronavirus è stata un’altra bella botta. Ho
avuto l’opportunità di giocare solo un mese, ero felice perché avevo
riabbracciato una delle mie più grande passioni ma è arrivato un altro
inaspettato stop. Durissima stare senza calcio così a lungo”.
Prima dello stop
eravate in piena corsa per il titolo regionale, dispiaciuto per non esservi
giocati le vostre chance nella fase clou della stagione? “Non sappiamo come sarebbe andata perché nella
fase decisiva tutto può succedere ma il gruppo era ben focalizzato sull’obiettivo,
la volontà era quella di riscattare l’eliminazione della passata stagione in
semifinale e provare un anno dopo ad arrivare fino in fondo”.
Fai della velocità
una delle tue armi da sfruttare al meglio, secondo te in cosa devi ancora
migliorare? “In parecchi dettagli. Partendo
dall’impatto con il match, devo essere bravo ad entrare in partita il prima
possibile, essere più incisivo negli inserimenti e soprattutto nei colpi di
testa infatti con il mister a fine allenamento ci fermavamo per un lavoro extra”.
In queste stagioni
cosa ti ha insegnato mister Anzivino? “Allenatore
speciale, un grande motivatore. Con lui sai quando si entra in campo ma non sai
quando è arrivato il momento di uscire, lavorerebbe giornate intere. Per descriverlo
mi rifaccio a una frase che ci ripete spesso, “senza fatica e coraggio non si
arriva da nessuna parte” “.
C’è un giocatore a
cui ti ispiri? “Ne ho tanti, facile
innamorarsi delle giocate pazzesche dei vari Messi, Ronaldo ‘Il Fenomeno’, Ronaldinho
e Neymar, tra tv e YouTube mi piace vedere i loro ‘numeri’ e ogni tanto provo a
riproporli anche in campo anche se è difficilissimo”.
Cosa rappresenta per
te la Virtus Vasto? “Sono entrato a
far parte di questa società da tanti anni, non ho mai indossato altri colori. Alla
Virtus devo tanto, è una grande realtà che mi è sempre stata vicina facendomi
crescere non solo come calciatore”.
Prossimo anno sarà
quello della juniores, ti piacerebbe giocarla con la Vastese o ti vedi in un
altro club? “La Vastese è un
obiettivo concreto nel mio percorso di crescita ma voglio guardare un po’ più
in alto. Come il mio amico Nicolò Cavuoti e tanti altri compagni la società
nelle ultime stagioni ha fatto capire di credere nei ragazzi vastesi, ecco perché
io punto a giocarmi le mie chance per la prima squadra. Continuerò ad impegnarmi
come sempre fatto, solo così potrò trovare spazio tra i ‘grandi’ “.
Pensi che tornerete in campo già a settembre o sarà tutto rinviato al 2021? “La situazione sta migliorando ma il brutto periodo non è ancora un lontano ricordo. Bisogna prestare grande attenzione ed evitare di tornare indietro dopo i tanti sacrifici fatti. Spero si possa tornare in campo il più presto possibile ma bisognerà farlo solo quando tutto sarà più sicuro”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it