Il terzino molisano
classe 2001 ha esordito in prima squadra in Promozione e quest’anno in
Eccellenza ha conquistato tre maglie da titolare
Più ‘anziano’ dei tanti 2002 e 2003 già messi in vetrina dalla Bacigalupo nell’ultima stagione ma Luca Di Pietro a diciotto anni va considerato ancora a tutti gli effetti un giovanissimo. Ci mancherebbe, un classe 2001 (i 19 li compirà a novembre) arrivato (insieme al 2002 Irace) da Montenero di Bisaccia ed entrato a far parte della Bacigalupo nel 2014.
Da quando è stata ufficializzata la fusione con il Vasto Marina (quasi due anni fa ormai) è entrato a far parte del giro della prima squadra riuscendo a ritagliarsi il suo spazio. Terzino sinistro che dopo aver esordito in Promozione nel big match perso dai vastesi a Lanciano nella stagione scorsa in questa ora ferma a causa dell’emergenza Coronavirus ha giocato spesso e volentieri. Esordio assoluto in Eccellenza contro l’Angolana subentrando a dieci minuti dalla fine, poi le occasioni dal primo minuto e tanti altri scampoli di match. Senza dimenticare la juniores dov’è il capitano, Di Pietro non vede l’ora di tornare in campo per continuare il suo percorso di crescita ma sa benissimo che almeno nei prossimi mesi non sarà facile tornare a divertirsi con i compagni.
Ormai quasi due mesi
senza calcio, come stai vivendo queste settimane?“Durissima senza calcio, è lo sport che amo. Non riesco a stare fermo,
seguendo tutte le norme di sicurezza continuo ad allenarmi a casa sperando di
tornare in campo il prima possibile”.
Sarà una maturità
particolare per, le lezioni a distanza come stanno andando? “Questo virus ha complicato anche il mio
ultimo anno scolastico anche se devo dire che con le lezioni a distanza mi
trovo bene. Meno ore rispetto al solito perché io da Montenero studio a Vasto e
non rientravo prima delle 14, poco tempo per riposare e poi via subito a fare
allenamento. Ora ho più tempo da dedicare sia allo studio che allo svago”.
Con la Bacigalupo
ormai in pianta stabile con la prima squadra da oltre un anno, ricordi le
sensazioni che hai provato un quando, in Promozione, hai esordito in prima
squadra nella sfida a Lanciano? “Una
domenica che ricorderò a lungo. Esordio su un campo che fino a qualche anno
prima aveva conosciuto la Serie B in una partita che metteva di fronte le prime
due in classifica appaiate a pari punti. Tante emozioni, ero bello carico in
campo anche se a fine partita avevo sensazioni contrastanti, la mia gioia
personale per l’esordio e dall’altra la delusione per il risultato finale che
non ci aveva sorriso”.
Quest’anno spazio anche
in Eccellenza, tre partite da titolare e altre presenze, campionato tosto
quello abruzzese? “Altra pasta
rispetto alla Promozione. La differenza è notevole ma sono stato molto felice
di essere preso in considerazione. Soprattutto nella seconda fase il mister tra
partite da titolare e altre presenze mi ha dato ampio spazio”.
A proposito dell’allenatore
Roberto Cesario, cosa ti sta insegnando in questi anni? “Tanto ma non solo parlando di calcio. Da quel
punto di vista è un grande maestro ma è fondamentale anche a livello umano. Crede
molto nei giovani, durante gli allenamenti ci aiuta, è sempre presente e quando
serve si fa anche sentire con rimproveri ma che tendono sempre ad insegnarci
qualcosa. Un grazie lo devo anche a mister Gizzarelli, fondamentale nella mia
crescita”.
Un anno che vi ha
visto esultare per il salto di categoria, godere a lungo anche in Eccellenza
prima della frenata, il Vasto Marina sarebbe riuscito a conquistare la
salvezza? “Nel calcio va messo tutto
in preventivo, bisogna saper sfruttare i momenti gioiosi e tenere duro quando
si è in difficoltà. Il nostro ultimo anno ha vissuto entrambe le fasi, prima
del Coronavirus avevamo rallentato ma sono sicuro che se ci dicessero di
tornare in campo ci andremmo a prendere la salvezza”.
Speri si tornerà in
campo o sarà difficile? “Dentro casa
non ci si diverte come in campo. Non vedo l’ora di tornare in campo ma penso
che sarà difficile ritrovarsi per completare questa stagione. Questo virus ha
colto tutti impreparati e fino a quando i numeri della pandemia non arriveranno
vicini allo zero sarà difficile tornare a divertirci tra allenamenti e partite”.
Con la Bacigalupo quest’anno anche capitano della Juniores, sei contento di giocare per questa maglia? “Ormai sono in questa splendida realtà da cinque stagioni, dopo le giovanili ho avuto la fortuna di confrontarmi anche con i grandi tra Promozione ed Eccellenza. Qui sono felice. Per la fascia di capitano ringrazio ancora l’allenatore Gizzarelli, averla al tuo braccio aumenta sicuramente le responsabilità e la voglia di dare sempre qualcosa in più. Intendo anche nei confronti della squadra perché oltre al mister cerco di aiutare e spronare i compagni tra allenamenti e partite, alcune volte rimproverandoli anche quando è necessario”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it