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Calcio

Di Tella: “La maglia biancazzurra è una seconda pelle. Infortunio grave ma è solo un ricordo”

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Il 2001 sansalvese doc è andato fuori dai giochi a fine settembre a causa di un grave infortunio al perone. Non vede l’ora di tornare in campo con l’Us San Salvo 

Otto mesi senza calcio e nella più ottimistica delle ipotesi ne passeranno almeno altri quattro prima di sapere se il calcio dilettantistico potrà tornare alla normalità. A conti fatti per Matteo Di Tella sarà in totale un anno senza poter disputare un match ufficiale, tanti mesi conditi in ultimo dal Coronavirus ma i precedenti, purtroppo per lui, condizionati dal grave infortunio al perone. Dopo le partite da titolare in Coppa ad agosto e le prime di campionato, il jolly difensivo 2001 dell’Us San Salvo si è fermato il 22 settembre nel match giocato al “Bucci” contro il Fossacesia.

In campo le urla di dolore lasciavano spazio a pochi dubbi, poi in ospedale c’è stata la conferma, infortunio grave, operazione, riabilitazione e arrivederci alla prossima stagione. Non ha mollato, ha lavorato duro per recuperare dall’infortunio e conta i giorni che lo dividono dal ritorno in campo anche se una data non c’è. Lui aspetta, indossa la maglia biancazzurra da sempre, con quella è cresciuto ed è la stessa con cui vorrà regalarsi importanti successi.

Matteo Di Tella, prima il grave infortunio, poi il Coronavirus, una stagione da dimenticare in fretta? “Annata iniziata male e finita peggio. Dispiace per l’infortunio ma fa parte del gioco, l’importante è stato il volersi rialzare in fretta. Il virus ha cambiato gran parte delle nostre abitudini, spero trovino il prima possibile la cura giusta per sconfiggerlo una volta per tutte”.

Cosa pensavi nei mesi in cui hai affrontato la riabilitazione? “Dopo l’operazione i primi giorni della riabilitazione sono stati dolorosi, non nego di aver vissuto piccoli momenti di sconforto ma sono sempre stato bravo a trovare le forze per non mollare e continuare a lavorare duro per superare questo infortunio e tornare alla normalità con il completo recupero”.

Saresti stato tra i sicuri titolari in questa stagione, quanto ti è dispiaciuto non poter dare il tuo contributo? “Le scelte sarebbero toccate al mister, io ero sempre a disposizione cercando di dare il massimo quando venivo chiamato in causa senza pretendere nulla in anticipo. C’è rammarico per non aver potuto dare il mio contributo alla maglia della mia città che da sempre è la mia seconda pelle”.

In questi mesi come hai lavorato per completare il tuo percorso riabilitativo e buttarti definitivamente alle spalle l’infortunio? “Seguendo sempre alla lettera le indicazioni prima dei dottori, poi del fisioterapista e nella parte finale dal prof. Delle Donne, senza dimenticare allenatori e compagni di squadra che ne sanno molto più di me. Ho lavorato molto a livello fisico e riabilitativo ma per colpa del virus il campo non ho avuto il piacere di riassaggiarlo come avrei voluto”.

Dispiaciuto che il San Salvo non potrà cercare di acciuffare i playoff? “Un vero peccato, soprattutto per mister, compagni e società che ci tenevano tanto a disputare gli spareggi dopo i tanti sacrifici fatti. Non solo loro lo meritavano ma lo stesso dico per città e tifosi, meritano altre categorie”.

Sarai pronto per la prossima stagione, pensi che si possa tornare in campo tra settembre e ottobre o credi che tutto verrà rinviato al 2021? “Sono ottimista, penso e spero si possa tornare in campo già a settembre. Sia chiaro, lo si dovrà fare solo quando tutto sarà sicuro e ci sarà l’ok da parte delle autorità. Per me l’attesa è iniziata da tanti mesi e non vedo l’ora di tornare finalmente in campo”.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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