Di Vincenzo: fuoriclasse di stile tra i pali del Lanciano

Mattia Di Vincenzo è una delle anime dello spogliatoio rossonero

Nemo propheta in patria.

Lui, lancianese di Lanciano, in frentania ha già conquistato due promozioni.

Una, la prima, da titolare inamovibile con tanto di record annessi conquistati (è stato uno degli estremi difensori meno battuti con 5 reti incassate in un’annata).

L’altra, la seconda, giocando di meno per “colpa” della regola dell’obbligatorieta’ degli under in campo.

Al triplice fischio finale contro il Casalbordino, c’era però lui a difendere i pali del Lanciano.

Mattia Di Vincenzo è uno di quelli granitici del club rossonero.

Una maturità straordinaria.

Basti pensare che, nel momento in cui la squadra ha optato per lo schieramento dell’under tra i pali, lui si è messo a completa disposizione del preparatore dei portieri Luca Di Toro e ha contribuito a far crescere i giovani portieri, da Perri, a Kossiakov fino all’ultimo arrivato Sinopoli.

Mattia Di Vincenzo è stato un leader del Lanciano, pur giocando poco.

“Abbiamo vinto il secondo campionato di seguito disputando una stagione straordinaria– ha detto il portiere frentano – ottenendo dei risultati incredibili. Sapevamo – ha aggiunto Mattia Di Vincenzo – che per vincere questo campionato con tre giornate di anticipo ci volevano dei grandi numeri. Numeri che siamo riusciti a conquistare. Voglio dire grazie di cuore a tutti coloro che quest’anno ci hanno dato una mano, a chi fa parte del gruppo storico, a chi ha fatto parte di questa famiglia dando un grande contributo per far rinascere il Lanciano. Ma un grazie di cuore – ha concluso Mattia Di Vincenzo – va a questa straordinaria tifoseria che col Casalbordino ha dimostrato di essere non di una, non di due, ma di tre categorie superiori“.

Alessio Giancristofaro//alessio.giancristofaro@vasport