Il giovane vastese classe 2005 punto di forza dei Giovanissimi regionali biancorossi primi in classifica fino allo stop. Sarebbe stato sicuro protagonista nella rappresentativa regionale under 15 al Torneo delle Regioni
“Il dizionario è l’unico posto dove “successo” viene prima di “sudore” “. Una delle tante frasi motivazionali che hanno fatto la storia dello sport mondiale, pronunciata negli anni sessanta dal celebre coach di football americano Vince Lombardi, uno che di successi ne ha infilati parecchi. Un messaggio chiaro che comprare nello status Whatsapp di Diego Martiniello, centrocampista classe 2005, grande protagonista con la Virtus Vasto nel campionato regionale Giovanissimi.
Uno che sta già sudando tanto per cercare di infilare più successi possibili e arrivare in alto, parecchio in alto. Da quattro anni in biancorosso dopo aver mosso i primi passi da calciatore con la Bacigalupo. Centrocampista moderno, senso della posizione, velocità d’esecuzione, visione di gioco, corsa e tanti gol, 10 quelli firmati in questa stagione prima dello stop. Il Coronavirus lo ha privato della corsa verso il titolo regionale con i biancorossi di mister Zeytulaev e anche di una partecipazione certa al Torneo delle Regioni con la maglia dell’Abruzzo under 15.
Diego Martiniello,
più di 50 giorni senza calcio giocato, cosa ti sta mancando di più in questo
periodo? “Manca tutto. Allenamenti,
rapporto con allenatore e compagni, lo spogliatoio, il clima che si respirava
prima di ogni partita, gioie e delusioni vissute dopo il triplice fischio e
mancano anche le tante risate con il custode Claudio”.
Campionati che non
riprenderanno, quanto ti dispiace visto che con i Giovanissimi eravate in gran
forma e in piena corsa per il titolo? “Un
dispiacere immenso, abbiamo perso una bella occasione per toglierci una grande
soddisfazione. Da agosto lavoravamo duro ogni allenamento con l’obiettivo di
portare a casa risultati importanti, avevamo conquistato tante vittorie ma
purtroppo non potremo andare a caccia del titolo regionale”.
Ti alleni con
costanza o da quando hai saputo che non si giocherà più hai un po’ mollato la
presa? “Guai a mollare, ogni giorno
continuo ad allenarmi da casa per mantenere la forma fisica. L’obiettivo è
farsi trovare pronti quando potremo tornare finalmente in campo, spero presto”.
Com’è il tuo rapporto
con i compagni in questi mesi dominati dal Coronavirus? “Splendido, per fortuna i social accorciano
le distanze e continuiamo a sentirci. Con alcuni di loro ho instaurato un
rapporto davvero speciale”.
In panchina c’è
Zeytulaev, cosa ti ha insegnato? “Sono
onorato di aver incrociato nel mio percorso calcistico una figura come
Zeytulaev. Di lui ho immensa stima come allenatore e soprattutto uomo, ci sta
insegnando l’umiltà e il sacrificio, elementi fondamentali per cercare di
arrivare a raggiungere determinati obiettivi. Anche l’essere uomini prima che
calciatori rispettando gli altri senza mai mollare”.
Centrocampista di
spessore con il vizio del gol, a che giocatore ti ispiri pensando ai big del
calcio? “Sin da bambino il mio idolo
assoluto è Lionel Messi ma la mia fonte di ispirazione è Luka Modric nel quale
ammiro velocità di pensiero e abilità tecniche”.
Sempre convocato con
la Rappresentativa under 15, il Torneo delle Regioni sarebbe potuta essere una
bella vetrina, c’è tanto rammarico per non poter partecipare? “Un’importantissima vetrina a livello
nazionale. Sarebbe stato stimolante rappresentare l’Abruzzo in un torneo
giovanile così importante, sono quelle occasioni che possono aiutare per
migliorare il tuo percorso calcistico. Anche qui come per la stagione con la
Virtus è il rammarico è infinito”.
Giovane interessante, dove speri di arrivare nel mondo del calcio? “Lavoro tanto da quando ho quattro anni per provare ad arrivare nel professionismo, ce la metterò tutta ma devo migliorare ancora sotto tanti punti di vista. Ho un sogno quasi irrealizzabile, sfida vicino all’impossibile, giocare un giorno nel Barcellona”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it