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Calcio

Disastro a Cosenza, il Pescara sprofonda verso la Serie C

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Il Pescara perde la gara della speranza, nettamente e malamente – 3-0 a Cosenza – e sprofonda verso la Serie C. Succede tutto nel primo tempo e negli iniziali 10 minuti i biancazzurri vanno già sotto di due gol sotto i colpi di Tremolada e Carretta. A seguire, ancora Tremolada timbra il 3-0 e condanna, praticamente, Fiorillo e compagni alla retrocessione.

La partita. Cambia di nuovo modulo Grassadonia che ripropone il 3-5-2 al San Vito Marulla con coppia d’attacco formata da Odgaard e Giannetti e rilancio di Sorensen, in difesa, a comporre il terzetto con Guth e Scognamiglio davanti a capitan Fiorillo. In mezzo al campo, ancora assente Busellato e fuori causa Dessena, torna titolare Valdifiori assieme a Rigoni e Machin con Bellanova e Masciangelo sulle corsie esterne. Due gli ex in casa calabrese: Crecco e Schiavi, il primo in campo dall’inizio.

L’inizio partita è ‘choc’ per i biancazzurri: al 6′ Tremolada, su punizione dalla distanza, infila il pallone in porta per la rete dell’1-0 e appena due minuti più tardi arriva il raddoppio di Carretta che sigla il 2-0 sfruttando un’azione in ripartenza, senza alcuna opposizione dei difensori ospiti che nemmeno riescono ad approfittare di un’iniziale caduta del giocatore avversario, abile a rialzarsi prontamente ed a battere Fiorillo. All’11’ prova a reagire la squadra di Grassadonia, insidiosa con un tiro-cross di Odgaard. Al 16′ occasione per Odgaard, ma la porta di Falcone rimane inviolata. Ci prova ancora il Delfino al 22′: bella palla di Machin per Bellanova, l’esterno per un soffio non arriva ad incidere sul suggerimento del compagno. Subito costretto a un cambio, poi, il trainer adriatico, oggi alla 300esima panchina tra i professionisti: fuori Rigoni, infortunato, dentro Maistro. Al 31′ il Cosenza si porta sul 3-0: di nuovo Tremolada, su un pallone vagante, vi si fionda e lo calcia alle spalle del portiere pescarese. Doppietta personale del fantasista cosentino e gara praticamente in archivio. Al 33′ destro di Odgaard, con rifinitura di Machin, bravo Falcone a respingere. In dirittura d’arrivo della prima frazione conclusione di Valdifiori, opposizione di Falcone e Giannetti, sulla respinta, non riesce a calciare con concretezza verso la porta di casa. All’intervallo il punteggio (con tre reti sotto per gli abruzzesi) è già una condanna per il Delfino.

Nel secondo tempo, di fatto, la partita è senza storia: i biancazzurri sbagliano anche un calcio di rigore con Machin al 17′ e il Cosenza conduce in tutta scioltezza i 3 punti in porto, con ancora speranze per la permanenza in B. Il Pescara, al contrario, scivola verso l’inferno della Serie C.

Cosenza-Pescara 3-0

Reti: 6′, 31′ Tremolada, 8′ Carretta

Cosenza (3-4-1-2): Falcone; Antzoulas (29′ st Bouah), Idda, Legittimo; Corsi, Kone (29′ st Ingrosso), Ba, Crecco; Tremolada (14′ st Trotta); Carretta (20′ st Tiritiello), Gliozzi (14′ st Sueva). A disp. Saracco, Matosevic, Antzoulas, Schiavi, Vera, Sacko, Bahlouli. All. Occhiuzzi

Pescara (3-5-2): Fiorillo; Sorensen (16′ st Volta), Guth, Scognamiglio; Bellanova, Rigoni (27′ Maistro, 30′ st D’Aloia), Valdifiori, Machìn, Masciangelo; Odgaard (16′ st Galano), Giannetti (30′ st Ceter). A disp. Radaelli, Bocchetti, Nzita, Dessena, Tabanelli, Capone, Vokic. All. Grassadonia.

Arbitro: Marinelli di Tivoli

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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