Connect with us

Atletica

Donne nello sport “con una marcia in più”: parola di Miriam Di Iorio

Published

on

Siamo più abituate al sacrificio”, dice la velocista vastese Master, alla prese con la preparazione per i prossimi Tricolori di Ancona

All’incontro programmato per la ‘chiacchierata’ allo Stadio Aragona non ci arriva correndo, ma il profumo dell’erba appena bagnata dell’impianto sportivo di via San Michele a Vasto quasi la spinge a farlo…

Per Miriam Di Iorio, classe 1966, 55 anni da compiere ad agosto, la corsa, ormai, scorre nelle vene. Corsa, fatica sì, ma anche tanta passione, caparbietà, tenacia e forza di volontà per superare le difficoltà, particolarmente acuite in questo ultimo periodo, e continuare a non porsi limiti. Anche oggi, 8 marzo, nella ‘Giornata internazionale della Donna‘, allenamenti e corse nell’ambito dell’attività di preparazione che continua per farsi trovare pronta ai prossimi importanti appuntamenti in pista.

Nel fine settimana 19-21 marzo, al PalaIndoor di Ancona, ci sono i Campionati Italiani Master della Federazione Italiana Atletica Leggera e la velocista vastese si pone l’obiettivo di fare ancora bene e togliersi altre belle soddisfazioni. Gareggerà nelle prove dei 60 e 200 metri. Con quali ambizioni? “La gara dei 60 l’ho preparata meglio, per quella dei 200 sono comunque fiduciosa. L’obiettivo è provare a centrare il record europeo sui 60”. Proprio ad Ancona, a metà gennaio, in un meeting nazionale, ha fatto registrare il tempo di 8”25 sui 60, che è già primato italiano di categoria SF55. Qualche settimana dopo, nella stessa location, altro primato italiano di categoria, stavolta sui 200, con 28”16. Insomma, le premesse sembrano buone, nonostante i tanti problemi per gli allenamenti, resi ancora più stringenti dalle limitazioni in atto per il Covid.

Miriam Di Iorio, per le varie sedute con il sostegno del suo allenatore Giuseppe Di Pasquale, deve dividersi tra Vasto – allo Stadio Aragona con la collaborazione della Vastese Calcio – e Lanciano – alla pista ‘Orecchioni’ di via Rosato. “I miei allenamenti personali – evidenzia – si sommano con quelli dei ragazzi che seguo con l’Unione Atletica Abruzzo (team di cui è presidente, ndr.) e dunque devo riuscire a conciliare queste due situazioni, con i disagi derivanti dalle imposizioni Covid relative per esempio all’uso degli spogliatoi, delle docce. Qui a Vasto, allo stadio, mi trovo bene, però vanno considerate anche le condizioni legate al tempo e ai problemi che sorgono quando il manto è umido se non zuppo per la pioggia”. E, in riferimento a queste situazioni, torna in auge la questione della carenza in città di un impianto attrezzato per l’atletica, con la pista programmata al Parco Muro delle Lame che, è il suo auspicio, possa presto vedere la luce, soprattutto in termini di funzionalità. “Sarebbe fondamentale per tanti giovani della nostra zona”.

Per l’impegno con l’Unione Atletica Abruzzo ambizioni alte, anche qui: “Siamo un bel gruppo e proveremo a dare il massimo per i prossimi Campionati di Società. I ragazzi, soprattutto in questo periodo, vanno stimolati. I problemi attuali sicuramente li condizionano. Ma gli aspetti positivi non mancano: i recenti Campionati Europei, con tanti atleti italiani giovani che hanno conquistato risultati eccellenti, fanno ben sperare. Un bel segnale, ci sono ragazzi che si avvicinano all’atletica che, in questo periodo, è una disciplina che può essere maggiormente attrattiva”.

Un passaggio, poi, su un ‘modello’ di riferimento, in ambito sportivo. “Venendo dall’atletica degli anni ’80 – rimarca evidenziando il primo segmento, da adolescente, della sua pratica – ho avuto Pietro Mennea come esempio. Ho avuto la fortuna, con i raduni della nazionale, di vederlo da vicino, di vederlo allenarsi. Faceva cose sovrumane. Un idolo, una vera fonte di ispirazione”.

Capitolo donne nello sport, infine. “Abbiamo una marcia in più… – dice sorridendo -. Alleno sia ragazzi che ragazze e le donne, se vogliono, tirano fuori sempre il massimo. Siamo più abituate al sacrificio, siamo maggiormente predisposte in tal senso. A tutte dico, e non solo a chi è giovane, ma anche a chi avanti con gli anni, di coltivare una passione, fare sport, perché aiuta tantissimo, sia a livello fisico che mentale.

Auguro a tutte le donne – conclude – di poter vivere un percorso sportivo che dia soddisfazione”.

Michele Tana – redazione@vasport.it

News più lette settimanali