Gran cuore, carattere ed anche qualità di manovra per la Virtus Cupello che pareggia 2-2, giocando quasi un’ora in inferiorità numerica, la sfida andata in scena sul terreno di casa del Comunale contro il Celano.
Gara intensa e combattuta tra le squadre dei mister Peppino Di Francesco e Fabio Iodice, ripresa due volte dai rossoblù, con la doppietta realizzata da Cristian Stivaletta.
La successione delle retie gli episodi salienti: ospiti in vantaggio al 29′ della prima frazione con la rete di testa di Dacosta, su azione d’angolo; pari, poco dopo, al 33′, di Stivaletta abile ad inserirsi da sinistra su bella giocata dalla fascia opposta di Zaccardi. Al 36′ episodio chiave: il giovane portiere cupellese Di Giacomo, in uscita per anticipare un avversario lanciato a rete, commette fallo appena fuori area e viene espulso (al suo posto tra i pali Di Cencio che sostituisce Squadrone).
Nella ripresa marsicani di nuovo avanti al 14′, con il gol di Paris a coronamento di un’azione sviluppatasi da calcio di punizione.
La reazione dei locali c’è e sono diversi i pericoli costruiti in area avversaria; al 32′ Cianca de L’Aquila assegna il rigore per una trattenuta su Stivaletta: lo stesso giocatore in maglia numero 10 va sul dischetto e spedisce in porta il pallone del 2-2 firmando la sua bella doppietta.
Finisce così in parità ed è un punto meritato per Felice e compagni che nel prossimo turno, sabato in anticipo, se la vedranno con il Mosciano.
Virtus Cupello-Celano 2-2
Reti: 29′ Dacosta, 33′ e 36′ st Stivaletta (il secondo gol sul rigore), 14′ st Paris
Virtus Cupello: Di Giacomo, Zaccardi, Minchillo, Squadrone (37′ Di Cencio), Felice, Obodo, Giardino, Irace, Patrizi (42′ st Berardi), Stivaletta, Troiano. A disp. Scopa, Di Fabio, D’Ovidio, Bellano, Carlucci, Petti, Zahore. All. Di Francesco
Celano: Brassetti, Di Renzo, Rocchino, Paris, Puglielli, Guglietti, Massa, Corsini (11′ st Bruni), Selle, Paneccasio (28′ st D’Agostini), Acosta. A disp. Addari, Lancia, Jbaria, Michetti, Di Gravio, Lucchini, Barbarossa. All. Iodice
Arbitro: Cianca de L’Aquila (Corradi di Avezzano e Colanzi di Lanciano)