Se Bari, Avellino e Cesena rappresentano, sulla scena nazionale, le squadre-simbolo delle difficoltà che perdurano nella gestione del pianeta calcio, nel nostro Abruzzo, almeno in questa stagione, c’è L’Aquila (a maggio classificatasi in una posizione utile per i play off del Girone F di Serie D, lo stesso della Vastese) a fregiarsi del ‘ruolo’ per via della mancata iscrizione del club rossoblù alla quarta serie.
Ed è attorno alla realtà del team del capoluogo di regione che ruotano, tuttora, non poche incertezze legate – e siamo ormai quasi a fine agosto – alla formazione degli organici dei campionati regionali di Eccellenza e Promozione (prevista lunedì prossimo, 27 agosto a Palazzo Sirena di Francavilla la formazione dei relativi calendari).
A rappresentare il ‘nocciolo della questione’ è proprio la ripartenza della società che ha ereditato i colori rossoblù (la neonata Asd Città di L’Aquila). E da qualche tempo si registrano movimenti, ai più alti livelli, per garantire questo nuovo ‘start’. Come? Utilizzando, in senso lato, le disposizioni dell’articolo 52 del Noif (Norme Organizzative Interne della Figc) che consentono, a fronte di fallimenti societari, di non ripartire dalle ultime categorie dilettantistiche ai team formatisi in seguito (ex novo o con rilevazioni di altri titoli), come successo, ad esempio restando in Abruzzo, al Chieti nel 2006/2007, al Teramo nel 2008/2009 o, in tempi più recenti, al Giulianova nel 2016/2017. Situazione, questa, che però non ha riguardato un’altra nobile decaduta locale, il Lanciano, che l’anno scorso è dovuto ripartire dai campi della Prima Categoria, ingoiando il rospo della mancata ammissione almeno in Promozione ed a seguire stravolgendo gli equilibri di quel campionato per effetto di un organico che, da più parti, veniva già definito di categoria ben superiore.
La ‘palla’, in tutti i sensi, è adesso passata al commissario straordinario della Figc Roberto Fabbricini, il quale, con un “provvedimento in deroga” da assumere di fatto in tutta fretta, sollecitato dai vertici dell’Asd Città di L’Aquila, potrebbe disporre (se ne parla insistentemente negli ambienti calcistici abruzzesi) l’inserimento del club aquilano proprio in Eccellenza o, in subordine, in Promozione innescando, pure, in una sorta di ‘effetto-domino’, tutta una serie di ripescaggi e stravolgimenti dei due più importanti raggruppamenti regionali (tra i club interessati c’è pure il ‘nostro’ Casalbordino) a nemmeno dieci giorni dalla data inizialmente indicata come quella di partenza della nuova stagione.
Che succederà? Ancora qualche ora e se ne saprà di più. La certezza è… che l’incertezza (scusate il gioco di parole) ancora una volta domina la scena e, aggiungiamo, assieme pure a differenti valutazioni in ordine all’”importanza” da riconoscere a questa o a quell’altra città e club quando crisi e cancellazioni imperano. E, di sicuro, non è una bella cosa.
Michele Tana
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