Appuntamento sabato pomeriggio alla Palestra Gozzano di Padova, alle 18.30: Frane Despotovic non vede l’ora di tornare in campo, contro il Petrarca, una settimana dopo aver ingoiato il boccone amaro della prima sconfitta stagione, contro i sardi del Monastir.
Il Futsal Pescara è rimasto fermo a 10 punti dopo 5 giornate e adesso vuole rimettersi in marcia passando all’incasso in Veneto, contro una squadra che è ancora indietro a quota 4 in classifica e ha, in questo momento, evidenti limiti offensivi con soli 6 gol realizzati, contro i 18 dei biancazzurri.
Conservare nella memoria la lezione di una settimana fa e tornare a macinare gol e punti: questo l’imperativo per domani. “Nello spogliatoio abbiamo parlato molto della sconfitta, che ci ha fatto male. E’ stata una partita tosta, come lo saranno tutte, ma ci sono stati errori che abbiamo pagato a caro prezzo – dice alla vigilia il pivot Italo Rossetti, 30 anni da compiere nei prossimi giorni e 3 gol segnati finora – . Era una partita tirata, ma abbiamo regalato loro qualche opportunità. Io, ad esempio, ho sbagliato un rigore. Ognuno deve dare qualcosa in più. Sapevamo che non avremmo potuto vincere tutte le partite e che avremmo perso prima o poi. Ma abbiamo lavorato, studiato in video e messo nel mirino la prossima partita. La lezione del ko contro il Monastir? E’ che questa serie A sarà sempre così: chi sbaglia di meno, vince. Dobbiamo giocare le partite fino alla fine, con la consapevolezza di non poter commettere troppi errori, ma puntando sull’identità e la consapevolezza che stiamo creando, sappiamo di poter fare molto bene e dare fastidio a tutti”.
L’obiettivo è portare a casa con punti pesanti da Padova. “Conosco bene il Petrarca, con alcuni ragazzi ho giocato insieme, altri sono avversari da tanto tempo. E’ una squadra esperta, fisica e tecnica, mi piace come giocano. Sarà una partita durissima, dobbiamo aspettarci una guerra su quel campo. Ci siamo preparati bene per questo e per essere in grado di portare a casa una vittoria. Sappiamo di potercela fare”.
Finora due trasferte, sei punti. Lontano da casa Rossetti e compagni viaggiano a massima velocità: “Fuori casa abbiamo fatto già buone partite, ma la questione è sempre la stessa: con la nostra identità, se corriamo uno per l’altro e andiamo a dare battaglia, giocheremo sempre per vincere – chiude l’ex bomber del Meta Catania, al primo anno in Abruzzo – . Dobbiamo scendere in campo rispettando il Petrarca, ma volendo ad ogni costo la vittoria. E’ la nostra caratteristica più importante, quella di lottare sempre come se fosse una finale. E’ quella la strada giusta da percorrere”.
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