Ilcapitano dei biancazzurri amareggiato anche per la sconfitta a tavolino ma, nonostante le remore sul futuro ritorno in campo invita il gruppo a non mollare
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A 27 anni con la giusta maturità per pesare pensieri e
parole. Luciano Galiè in estate è tornato di nuovo alla Bacigalupo Vasto Marina
venendo investito con i gradi di capitano in una realtà dove da giovane e poi
da esperto si è tolto più di una soddisfazione.
Questa stagione, almeno guardando le prime giornate, forse è
tra le più difficili da quando indossa la maglia vastese se non la più
difficile. Ecco perché a lui questa sfida da portare a termine con un risultato
positivo piace ancor di più visto che nel
suo personale vocabolario ha cancellato parole come“arrendersi”,“mollare” e
sinonimi vari. Il capitano dei biancazzurri però è anche molto realista quando si parla dell’eventuale ripartenze del calcio in
Abruzzo fermo ormai da un mese e mezzo:“Come
già successo nei mesi scorsi anche ora va detto che il calcio passa in secondo
piano, l’Italia e non solo vive un momento storico tutt’altro che piacevole,
prima si torna alla normalità e meglio sarà per tutti i settori, sport
compreso. Non voglio passare per il pessimista che non sono ma guardo la
realtà, in queste settimane abbiamo ascoltato tante chiacchiere ma le certezze sono
poche, spero di sbagliarmi, anche io non vedo l’ora di tornare in campo ma
farlo già a gennaio mi sembra difficile. Nutro seri dubbi su una ripartenza
ufficiale, sarebbe un peccato per tutto il movimento dilettantistico ma
purtroppo non dipende da noi”.
Da quello che potrebbe riservare il futuro all’andamento dei
biancazzurri nell’ultimissimo periodo con la vittoria contro il Villa 2015
trasformato poi in amara sconfitta a tavolino a causa di un errore nel tesseramento di due giocatori. Andando per
gradi Galiè parte da quella che è stata la prova in campo: “Avevamo fatto capire di essere una squadra viva e con ancora tante
motivazioni visto che avevamo vinto una partita stando sotto di un gol e di un
uomo a due minuti dal novantesimo”. Sarebbe potuta essere la svolta della
stagione ma il Covid ha fermato di nuovo tutto: “Uno stop – ha proseguito il
capitano dei vastesi – che ci ha
danneggiato tantissimo, nel calcio non ci sono certezze, ogni partita ha una
storia a se ma quei novanta minuti avevano cambiato l’inerzia. Sono sicuro che
di li in avanti avremmo infilato un filotto di risultati utili”.
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Un mese dopo la vittoria sul campo però è arrivata la sconfitta a tavolino a riportare di nuovo i biancazzurri in ultima posizione: “Non ci voleva, erano tre punti pesanti, conquistati con pieno merito, tornare in ultima posizione fa male ma non sono il tipo che ama piangersi addosso e continuo ad essere fiducioso”. Qualora si dovesse ripartire entro marzo quale sarà la ricetta per regalare la salvezza alla Bacigalupo Vasto Marina?“Non dovremo perdere quell’entusiasmo che avevamo ritrovato prima dello stop. Dobbiamo ripartire da lì, mister Borrelli con un solo allenamento e una partita mi è sembrato preparato e pronto per questa sfida. Dovremo lavorare tanto per restare in Eccellenza, con le buone o le cattive questo gruppo farà di tutto per centrare la salvezza”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it