Il 2002 esterno offensivo termolese, nota lietissima nella stagione della Bacigalupo Vasto Marina, ci ha raccontato del suo salto dal settore giovanile e il presente che lo costringono a restare a casa
A un Letto che è andato via a un altro arrivato. Da uno cha
ha salutato segnando gol a grappoli e sfornando assist su assist al fratello
minore che nonostante la giovanissima età nei suoi primi mesi con i ‘grandi’ è
riuscito a ritagliarsi uno spazio importante. Giuseppe Letto ha continuato a
fare la differenza in Promozione con il Casalbordino ma alla Bacigalupo Vasto
Marina ha lasciato come eredità suo fratello, il 2002 Gerardo, per tutti ‘Gerry’.
Avrebbe dovuto dare grande spinta alla juniores (dove ha
firmato 11 gol) e affacciarsi ogni tanto in Eccellenza, ma l’allenatore Roberto
Cesario, che da oltre trent’anni con per i giovani di valore ha un fiuto
particolare non ha avuto paura neanche questa volta, lanciando un altro
prospetto in prima squadra. Alla fiducia del mister ha risposto presente l’esterno
offensivo termolese con ottime prestazioni senza dimenticare i 4 gol
realizzati. Prima dello stop a causa dell’emergenza Coronavirus i vastesi erano
in lotta per evitare la retrocessione ma quella di Gerry Letto resta, a
prescindere, una stagione assolutamente da incorniciare.
L’emergenza
Coronavirus ci costringe a restare a casa, voi giovanissimi come state
riempiendo le giornate senza calcio? “Questa
emergenza ha distrutto un po’ tutti, tanto qui in Molise quanto nel resto d’Italia.
Per noi giovani, a quest’età è inusuale restare a casa così tante ore visto che
di solito tra scuola, sport e svago non ci siamo quasi mai. Ora però non
bisogna uscire, mi alleno per cercare di restare in forma visto che fermo non
riesco proprio a stare”.
Parliamo della storia
tua con la Bacigalupo Vasto Marina, arrivato in estate da Termoli hai subito
guadagnato grande fiducia, ti aspettavi di giocare con tutta quella continuità?
“Non nego che all’inizio non ero per
niente fiducioso. Pensavo di dover faticare tantissimo perché uscivo da una
scuola calcio ma la storia, per fortuna, ha avuto altro corso. Tanto aiuto da
parte dei compagni e soprattutto grande fiducia da parte del mister e mi sono
subito messo sotto per aiutare la squadre sin dalle prime battaglie”.
Gol e assist non sono
mancati, l’impatto con l’Eccellenza abruzzese te lo aspettavi più complicato?“Parliamo di un campionato difficilissimo
dove in ogni partita bisogna scendere in campo con voglia di vincere o uscire
con qualche punto. Questa è l’idea che devi avere e la squadra dal primo giorno
di allenamento me lo ha fatto subito capire aiutandomi a non mollare neanche un
centimetro”.
Quanto è stato
importante in questo percorso di crescita mister Cesario? “Importante è fin troppo riduttivo, qualcosa
che va oltre. Ha creduto in me sin dal primo giorno della preparazione estiva e
io non posso far altro che ringraziarlo, sono pochissimi gli allenatori che
danno così tanta fiducia a un 2002 in un campionato difficile come l’Eccellenza.
Non posso però dimenticare mister Gizzarelli, mi ha fatto capire la mia
importanza sia per la prima squadra che nella juniores”.
Tra i compagni chi è stato quello che ti ha aiutato di più nel darti i
consigli giusti? “Mi trovo bene con
tutti, sono stato accolto in questa splendida famiglia come meglio non avrei
potuto. Chi mi ha aiutato di più è stato sicuramente Michele Cesario, compagni
di reparto nei primi mesi, abbiamo trascorso tanto tempo insieme e ora sono
felicissimo che sia riuscito a ritagliarsi uno spazio importante anche in Serie
D. Un grazie anche a capitan Benedetti, fondamentale nel migliorarmi
caratterialmente e nella cultura del lavoro sul campo”.
Vi siete fermati con
una classifica non bella, sperate di tornare in campo per prendervi la salvezza
o sarà difficile tornare in campo nei prossimi mesi? “Da un girone d’andata favoloso nel girone di ritorno c’è stato il calo
dettato dalle importanti partenze e i tanti, sfortunati, infortuni. In campo,
nonostante le difficoltà, abbiamo sempre dato il massimo ma non è bastato. Com’è
oggi la situazione sarà difficile tornare in campo ma dovremo attenerci alle
decisioni del Comitato Regionale della Lnd, la loro decisione sarà la più
corretta e noi in un modo o nell’altro dovremo farci trovare pronti”.
Impossibile non fare il paragone con tuo fratello Giuseppe, lui ha detto che ha più fame di gol e tu preferisci più la giocata, ha ragione o trovi altre differenze? “Confermo quanto detto da lui, siamo diversi e conosciamo sia le differenze che anche le qualità che ci accomunano. Mai in competizioni, cerchiamo sempre di spronarci e aiutarci a vicenda, solo così possiamo migliorarci visto che siamo ancora giovani. Giuseppe pur avendo solo vent’anni in due stagioni tra le due mezze con il Casalbordino e l’intera con il Vasto Marina ha fatto quasi 45 gol vincendo due campionati di Promozione, le statistiche sono tutte dalla sua parte. Cerchiamo di non fermarci mai e ritrovarci un giorno in campo ma chissà se compagni di squadra o avversari”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it