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Calcio

Gli eSports per crescere, la ricetta del resp. marketing del Teramo Loiudice

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Dare valore e far crescere il brand puntando su eventi a tema videoludici il punto da cui partire 

A febbraio il Teramo aveva annunciato la collaborazione con alcuni studenti della Master Class SBS con il fine di essere competitivi in un mercato in ascesa e quasi del tutto sconosciuto al mondo della C: quello degli eSports. Un’iniziativa che ha trovato il parere positivo del protagonista dell’intervista del nostro Dietro le quinte Omar Loiudice, responsabile marketing e commerciale del Teramo.

Buongiorno signor Loiudice, può spiegare prima di tutto qual è il suo ruolo all’interno del Teramo?
Il mio ruolo è creare un sistema affinché diventi interessante investire in una squadra di calcio di C. Noi siamo l’unica squadra in C che rappresenta l’Abruzzo e al netto della pubblicità tradizionale oggi bisogna costruire un ecosistema digitale che passa per gli eventi. Noi siamo qui dal 2019 e puoi immaginare che è stato difficile mettere a regime una struttura avendo vissuto un primo campionato un po’ zoppo. Però siamo riusciti a costruire basi solide per i prossimi anni affinché la visibilità del Teramo cresca. Noi comunque stiamo continuando a organizzare iniziative sociali legate al settore giovanile e femminile e queste sono tutte linee di visibilità che possono essere date ai partner. Altri aspetti possono essere legati a partnership con altri sport (cross media event) ma questo è più difficile in era covid. 

Che obiettivo avete?
L’obiettivo ovviamente è sempre far crescere il brand, portare valore e attrarre sponsor. Un’altro aspetto fondamentale è il coordinamento delle attività legate allo store, merchandising, e a breve lo inaugureremo presso lo stadio oltre a quello virtuale sulla nostra app. 

Com’è nata l’idea di entrare nel mondo degli eSports?
Tutto è nato dalla Lega che ha selezionato 6 club di C e li ha coinvolti all’interno di un master con questi studenti universitari che in arco ristretto hanno sviluppato questi progetti. Quest’anno il tema era quello degli  eSports e il Teramo ha dimostrato interesse nel voler diventare in futuro un punto di riferimento per l’Abruzzo negli eSports. Noi rispetto ad altri club di C non abbiamo mai avuto né un player né una squadra quindi siamo partiti da un desiderio specifico: creare un evento. Per noi, essendo uno dei pochi club in Italia che può contare su un impianto di proprietà e  avendo una concessione per diverse decine di anni, l’evento è un aspetto molto importante che può essere l’organizzazione di un torneo che consacri un player teramano. Ed è nato tutto così e infatti questi studenti hanno costruito un progetto che è legato tutto ad un evento nel 2022, augurandoci che la prossima stagione sia libera dal covid e che il pubblico si possa riavvicinare, e permettendo a noi di ingaggiare un player con la nostra maglia, non solo nel calcio, sempre finalizzato a creare un evento nella prossima estate. Ci piaceva l’idea di esaltare l’impianto e avere famiglie e ragazzi. Dentro questo progetto c’è tutto questo racconto che bisogna mettere a terra, magari coinvolgendo un partner istituzionale che voglia aiutare il Teramo a costruire l’iniziativa.

Non avete ancora un player di riferimento?
Non abbiamo un player di riferimento anche perché i campionati erano già avviati. Ad inizio stagione la Lega ha spinto molto sul discorso degli eSports e nei primi mesi abbiamo iniziato i ragionamenti poi a gennaio si è tenuto quell’evento e quindi adesso aspettiamo il termine dei campionati. Per noi la stagione 21-22 sarà il momento perfetto per individuare il player e costruire l’evento. Perché l’obiettivo è attrarre i tifosi più giovani e il ricambio generazionale non è così scontato. Gli eSports è un’opportunità in questo senso e i numeri lo dimostrano. Ci sono numeri pazzeschi che potrebbero addirittura superare quelli dell’evento calcistico.

Pensa che ci sia qualche tipo di “resistenza” nei confronti di questo mondo?
No, non c’è resistenza anzi la Lega è molto propensa ad innovare strumenti “vecchi”. Quest’anno c’è un nuovo strumento che è quello degli eSports ma è chiaro che non facile farlo digerire perché i club non devono approcciarsi ad esso come se fosse un canale nuovo. La Lega deve supportare, ed è quello che sta facendo, le squadre ad un nuovo utilizzo di questi strumenti tipo Youtube e Twitch. Bisogna fare un investimento più che monetario di concetto. Ci vuole un po’ di tempo ma già alcune società si stanno muovendo in quella direzione come per esempio il Monza che sta facendo cose pazzesche come il Monopoli. Noi crediamo che un evento importante a cui si da una bella visibilità, fai un investimento e ti concentri nel portare le persone magari dai la giusta rilevanza per far capire che oltre alla palla e il campo c’è di più. Così il compito della Lega è quello di supporto nelle categorie minori.

I giocatori del Teramo come hanno preso questa notizia degli eSports?
Il giocatore per noi è parte dell’evento, noi già l’anno scorso prima della chiusura avremmo coinvolto alcuni giocatori in un evento simile per valorizzare ancora di più la squadra e creare una community in cui si incontrano diverse realtà. Noi non abbiamo fatto un sondaggio tra i giocatori anche perché appena abbiamo parlato di eSports si sono candidati tutti quanti per giocare. 

Infine progetti per il futuro?
Dipende dai risultati sportivi perché è chiaro che se la squadra vince si va più forte. Senza fare spoiler vedremo un po’ come andrà la riapertura per costruire degli eventi che “crossmidiano” gli sport quindi stiamo pensando alla collaborazione con altri sport di squadra per portare fuori dai confini regionali il nostro brand. Stiamo attivando delle partnership sia di valore con il territorio e altre realtà. Se tutto va bene a luglio potremmo organizzare un bell’evento che stiamo negoziando con un’altra federazione. Questo potrebbe essere una delle iniziative per raccontare del Teramo e valorizzare il territorio.

Davide Baglivo
redazione@vasport.it

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