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Calcio

Graziano Di Biase: “Il Real Casale ha sempre creduto nella salvezza, orgoglioso di far parte di questa famiglia”

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Il bomber casalese decisivo anche in questa stagione con 16 centri. Domenica il timbro sulla salvezza con assist e gol

Graziano Di Biase: 38 gol in due stagioni

Sempre decisivo. Cambiano le categorie ma il risultato finale è sempre lo stesso: Graziano Di Biase è l’oro del Real Casale. Nella passata stagione 22 reti per trascinare i compagni alla finalissima promozione, quella che a causa di uno sfortunato (doppio) infortunio non giocò ma anche senza di lui i giallorossi riuscirono a centrare il salto di categoria al termine di un’impresa clamorosa. Un anno dopo in Prima Categoria di firme ne ha messe 16, quindici di queste durante tutta la stagione e l’ultima nel playout di domenica scorsa, contro il Trigno Celenza, decisivo per blindare la salvezza. Un gol arrivato all’ultimo secondo di gioco, venti minuti prima era stato lui a servire il compagno De Cillis con un assist perfetto direttamente su calcio d’angolo. Un 2 a 0 che ha visto Di Biase protagonista con assist e gol, Di Biase ha esaltato la compattezza e la forza del gruppo ma senza di lui, con tutto il rispetto per il resto dei suoi compagni, oggi staremmo ancora a parlare di un Real Casale in Seconda Categoria. Con le sue 38 reti la storia per fortuna dei giallorossi è cambiata parecchio, dopo una promozione a cui ha fatto seguito la salvezza magari il bomber casalese doc proverà a regalare altre gioie al suo Real.

Lo scorso anno 22 gol per centrare il salto in Prima, domenica gol e assist per blindare la salvezza, sei l’uomo in più del Real Casale, soddisfatto di quanto fatto in queste ultime due stagioni? “Abbastanza soddisfatto anche se ho due rammarichi, l’infortunio che mi ha tenuto fuori nella finalissima playoff della scorsa stagione e il secondo stop in questa stagione che mi ha tenuto fuori 5 partite a dicembre. Avrei potuto fare più gol in questa stagione e magari aiutare la squadra ma guardando il quadro complessivo, per come sono andate le cose non posso assolutamente lamentarmi”.

Mettendo a confronto le due rose ci accorgiamo che lo zoccolo duro composto da 13 elementi non è cambiato, quanto è stato importante dare fiducia a chi era stato protagonista nella promozione dalla Seconda? È stato fondamentale ripartire dal gruppo storico, un blocco coeso e granitico composto da ragazzi casalesi, seri e con una voglia infinita di lottare per questa maglia. Colgo l’occasione per ringraziare i nuovi innesti: De Cillis, Persichitti, Di Giacomo, Maccione, Tallarino e Ronzitti, tutti giovani e con grande spirito di sacrificio, senza di loro non ce l’avremmo fatta a salvarci”.

Nel corso della stagione la vittoria è mancata per ben 19 giornate consecutive, in quei mesi quanto è stato difficile mantenere la compattezza del gruppo senza correre il rischio di mandare la stagione in frantumi? “L’estate scorsa eravamo consapevoli che affrontare il salto di categoria non sarebbe stato così semplice, in quei mesi senza successi è stata veramente dura. Quando arrivano le sconfitte è facile accusare un compagno o l’allenatore ma la nostra forza è stata proprio la compattezza. Mai una parola contro qualcuno ma si è cercato sempre il confronto pacifico guardando sempre a quello che era il nostro unico obiettivo, la salvezza”.

L’arrivo in panchina di Nicola Di Martino è stata la svolta della stagione, quali corde è stato bravo a toccare per condurvi verso la salvezza? “Un profilo di spessore che si commenta da solo, arrivato sul finire del girone d’andata quando avevamo appena 7 punti accettando una sfida quasi impossibile. Un grande allenatore, consapevole dei propri mezzi, ha saputo mantenere unito il gruppo quando le difficoltà non mancavano riuscendo a dare una chiara identità alla squadra. Non posso però dimenticarmi di mister Del Monte, senza i suoi sacrifici e il suo lavoro oggi non saremmo in Prima”.

Ti abbiamo visto domenica in posizione di esterno nel tridente offensivo, è un ruolo che esalta le tue caratteristiche o ti senti più un centravanti puro? “Non ho un ruolo ben preciso, oltre ad adattarmi alle esigenze di squadra preferisco giocare seconda punta o esterno alto perché mi piace puntare l’uomo e avere campo aperto a disposizione piuttosto che prendere botte lì davanti”.

A fine partita è stata grande festa per aver raggiunto l’obiettivo, anche se si tratta di Prima Categoria per te cosa rappresenta difendere i colori del tuo paese? “Della categoria non mi importa, rappresentare i colori del proprio paese è un onore che va oltre tutto il resto. Sono orgoglioso di poter far parte di una famiglia composta da ragazzi umili e determinati, qui non si parla di stipendi ma tutti combattono per la stessa causa, è questo che ci rende una vera squadra”.

A chi e perché dedichi questa salvezza? “In primis a Federica, la mia ragazza, che mi supporta e sopporta ogni maledetta domenica. Anche ai miei amici e a tutto il Real Casale, dai dirigenti, ai compagni di squadra, il mister fino ad arrivare al presidente perché senza loro tutto ciò non sarebbe stato possibile…Hala Real!”.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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