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Calcio

Iaboni: “Grazie a tutti per l’affetto. Torno presto, ho da vincere il 10° campionato”

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L’esperto bomber del Casalbordino domani verrà operato all’ospedale di Vasto dopo la frattura di tibia e perone

Maglia numero 10 e letto numero 10. Scherzi di un destino che ieri pomeriggio non ha voluto per niente bene ad Armando Iaboni, da oltre vent’anni protagonista sui rettangoli di gioco e ieri inciampato sul primo grave infortunio della sua lunghissima carriera.

I violenti acquazzoni scesi copiosi domenica su tutto l’Abruzzo non hanno salvato Casalbordino trasformando il rettangolo di gioco in un pantano ai limiti della praticabilità. La sfida tra i giallorossi di casa e l’Ortona però è iniziata, poco dopo il quarto d’ora l’episodio che ha visto, suo malgrado, protagonista il “Puma” di Pontecorvo: “La mia gamba destra è rimasta nella pozzanghera – ci ha raccontato Iaboni – ho sentito il contrasto con il mio avversario e poi un gran dolore”. Ce lo ha raccontato questa mattina Iaboni, nella sua stanza del reparto ortopedia dell’ospedale di Vasto dove è ricoverato da ieri pomeriggio. Già dai secondi successivi all’infortunio si percepiva la gravità e gli esami non hanno fatto altro che confermarlo: rottura di tibia e perone alla gamba destra, domani andrà subito sotto i ferri. Per rivederlo in campo ci vorranno almeno cinque mesi.

Nonostante i quarant’anni era tra i grandi protagonisti della stagione di un Casalbordino ancora imbattuto e che fino a ieri viaggiava a +13 sulla seconda in classifica. In 11 giornate già 10 i gol messi a segno da Iaboni ad evidenziare tutta la sua voglia di lasciare il segno anche con la maglia giallorossa. Da domenica prossima sarà il primo tifoso dei suoi compagni che guiderà attraverso messaggi e telefonate, sarà un’assenza pesante per giocate in campo e carisma fuori, uno a cui tutti vogliono un gran bene.

Iaboni con Lorenzo Cattafesta

Conferme che si hanno da ieri quando è iniziato il via vai da parte di compagni giallorossi, ex compagni di squadra (ieri sera c’era Lorenzo Cattafesta, oggi al Sulmona ma con Iaboni compagni nella Vastese) e tutta la dirigenza casalese. “Il Casalbordino – ha proseguito il bomber di Pontecorvo – con dirigenti e giocatori da ieri sera mi sta vicino ma un grande grazie lo devo a tutta la comunità casalese, mi stanno mostrando grande affetto, attestati di stima che oltre a farmi piacere mi hanno confermato ancora una volta che quest’estate non potevo fare scelta migliore, Casalbordino è una grande piazza”.

Gazzetta dello Sport ed altre riviste sportive questa mattina le ha portate in ospedale patron Alessandro Santoro ma Iaboni in realtà ha poco tempo per leggere dovendo rispondere a telefonate e messaggi, da ieri sera quasi cinquecento messaggi di in bocca al lupo: “Fa piacere, speravo arrivassero per farmi i complimenti per qualche mio gol ma affronterò questo infortunio con la stessa grinta che metto in campo da vent’anni, vincerò anche questa sfida”. Tra i messaggi anche quello dell’ortonese Alessio Grossi, per sua sfortuna, l’autore del fallo che ha causato il grave infortunio. Dopo il pranzo in camera è arrivato Alessandro Tarquini, il bomber lancianese che in coppia con Iaboni hanno fatto felici prima San Nicolò e poi la Vastese vincendo due campionati di Eccellenza e realizzando in due stagioni quasi 90 reti. Risate ripensando ai tanti episodi successi in quegli anni e poi un messaggio chiaro: “Alessà, io non vedo l’ora di tornare in campo, devo vincere un altro campionato, il 10°, fin quando non tocco cifra tonda non smetto”.

Il “Puma” con Alessandro Tarquini

Ad oggi sarebbero otto ma a Casalbordino ha seminato bene nei suoi primi quattro mesi e confida nel prosieguo della stagione mantenendo lo stesso ritmo delle prime tredici giornate (12 vittorie e 1 pareggio): “Sono certo che anche senza di me il Casalbordino avrà la forza per restare in alto e vincere questo campionato, ho già parlato con compagni, dirigenti e tifosi, sapevo di essere una guida sicura ma anche senza di me questa realtà dovrà restare bella compatta”.

Personalità e carisma fuori dal comune, a 40 anni Iaboni affronterà il primo grave infortunio della carriera con lo stesso atteggiamento che lo ha sempre visto protagonista in campo, quasi impossibile rivederlo in campo in questa stagione ma a lui non interessa. Proverà a bruciare le tappe per tornare protagonista sul rettangolo verde, il grave infortunio non lo fermerà, il “Puma” Iaboni azzannerà anche la sfortuna per tornare a lasciare in campo il suo marchio indelebile.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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