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Motociclismo

Iannone: “Qatar? Puntiamo al traguardo. Essere Andrea Iannone è pesante…”

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Da domani al via la stagione della MotoGp con il vastese in sella sull’Aprilia

I 6 italiani in MotoGp

Ripartire dal basso per provare a tornare in alto. Andrea Iannone sapeva delle difficoltà che avrebbe incontrato in Aprilia, non ne ha fatto mai mistero ma per questo la sfida che inizierà da domani è una di quelle che lo intriga di più.

Dopo le esperienze tra Ducati e Suzuki il ventinovenne pilota di Vasto tra qualche ora inizierà ufficialmente un nuovo capitolo nella MotoGp salendo in sella all’Aprilia RS-GP per il primo appuntamento della stagione 2019. Una tradizione che si rinnoverà per il tredicesimo anno consecutivo con la partenza ufficiale ancora in Qatar con il circuito di Losail che sarà protagonista da domani mattina fino a domenica con l’evento clou in programma domenica mattina con la gara della classe regina (ore 18 italiane).

Nei giorni scorsi si è concesso a una lunga intervista al Corriere dello Sport toccando più punti a partire da quello che si aspetta per la gara di domenica: “Non ho sensazioni negative, ma non mi aspetto molto l’importante sarà riuscire a finire la gara. Il nostro obiettivo, comunque, è partire bene nelle prove e migliorare man mano sfruttando al massimo il nostro pacchetto. Vedremo cosa succederà in gara”. Il perché ha scelto di dire sì all’Aprilia: “Mi è piaciuta la loro proposta, sentimi al centro di un progetto. Aprilia è una grande sfida su una giovane moto italiana. Ci sono aspetti della moto che mi piacciono molto, come la frenata. Su altri dobbiamo migliorare, come il turning ad esempio”.

Nel corso della chiacchierata ha riavvolto il nastro ripensando a quello che era dieci anni fa, rifiutando però l’etichetta di ‘bad boy’: “Da adolescente, forse. Ma ero piccolo, dai 12 ai 16 anni. Oggi mi sento tutt’altro. Troppo buono, generoso, come se dovessi sempre dare qualcosa a qualcuno. A vent’anni ragionavo meno, era bello e facile. A ventinove le cose sono cambiate”. Infine mostrando grande schiettezza e gonfiando il petto si è in parte sfogato: “La verità è che essere Andrea Iannone è pesante. Tutti hanno sempre da dire qualcosa, quello che fai è giusto, è sbagliato, è qui e là. Io invece sono uno che non dà retta alle parole della gente. Ma è dura tenere a bada chi ti sta intorno. Io mi ritengo uno intelligente, è la più grande intelligenza che ho”.

Tanta rabbia pronta a riversarla in pista, con la casa di Noale è pronto per una nuova sfida, dal Qatar Andrea Iannone proverà a far ricredere tutti gli scettici.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it