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Calcio

Il Lanciano corre ai ripari per il manto erboso del Biondi. Ma Treglio non sta meglio

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La società rossonera spiega i ritardi legati al Covid e mostra con due foto lo stato dell’arte dei lavori definendo il terreno di gioco “in buono stato”. Non vanno meglio le cose a Treglio.

Il Lanciano calcio ammette lo stop ordinario della manutenzione del manto erboso durante il periodo Covid sul proprio sito e respinge quelle che definisce “attribuzioni di noncuranza e negligenza”.

Anzi, fa presente che il campo attualmente è in buono stato.

Sul sito rossonero viene infatti spiegato: “In risposta alle critiche di abbandono e degrado del manto erboso del “Guido Biondi” vogliamo evidenziare che il campo attualmente è in buono stato. Il manto erboso è in ripresa, intorno al perimetro di gioco c’è pulizia e ordine, come dimostrano le foto a corredo.
Purtroppo i mesi del lockdown a causa del COVID-19 non hanno giovato alla ordinaria manutenzione del campo di gioco, ma in questo ultimo periodo il manto è quasi tornato alla normalità. Pertanto ci dissociamo da quanto affermato da varie parti, respingendo le attribuzioni di noncuranza e negligenza“.

Nei giorni passati, anche questa testata giornalistica aveva osservato “Lo strano caso del manto erboso del Guido Biondi” che era stato manutenuto nella fase 2 del Covid (il 6 maggio per l’esattezza) e poi lasciato all’abbandono.

La società rossonera ha corredato il comunicato anche con un paio di foto che sembrano sgombrare dubbi.

I dubbi, però, non vengono sgombrati definitivamente da questi scatti di qualche ora fa che evidenziano una situazione davvero difficile del terreno di gioco del Biondi dove, probabilmente, non basterà un intervento manutentivo ordinario, ma una straordinarietà di azioni per riportare ad una situazione accettabile il manto erboso.

Nei giorni scorsi anche l’amministrazione comunale si è fatta sentire nei confronti della società per chiedere lumi sullo stato dell’arte dell’impianto frentano.

Non va meglio nemmeno all’impianto di Treglio dove la situazione è leggermente meno grave del “Guido Biondi” dal punto di vista del manto erboso, ma c’è bisogno di un intervento importante per quanto attiene la manutenzione delle attinenze all’impianto sportivo (foto successive), tenuto soprattutto conto che quella di Treglio è una struttura dedicata principalmente ai più piccoli.

E tutto questo a pochi giorni dalla presunta ripresa delle attività agonistiche (la data esatta deve essere ancora ufficializzata) e con un campo che verrà necessariamente stressato per via degli allenamenti.

L’auspicio è che l’erbetta del Guido Biondi (e anche quella di Treglio) non siano la cartina di tornasole della squadra frentana che, ad horas, ha annunciato un portiere (forte) e un allenatore (top player per la categoria). Ma manca anche qui un intervento straordinario da compiersi senza ritardi. Perché fra 41 giorni si scende in campo per la prima di campionato (esclusa la coppa Italia).

Sperando che per il 20 settembre (prima di campionato) il Biondi e i rossoneri siano prontissimi e non appassiti come l’erbetta del manto erboso.

Alessio Giancristofaro

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