Un minuto di raccoglimento per ricordare il fuoriclasse deceduto di recente. Anche Ciccone in gara
Tutto pronto per la classica del ciclismo abruzzese, il Trofeo Matteotti. Con lo spostamento della gara da luglio a settembre, inserita nel calendario ciclistico proprio nella marcia di avvicinamento al Mondiale, è prevista la partecipazione di corridori importanti e della nazionale italiana. Le squadre al via domenica saranno 23, dielle quali 4 – ovvero Astana, Movistar, Team Dimension Data, EF Education First e FDJ – del circuito World Tour, ma ci saranno anche i migliori team Professional e Continental a darsi battaglia sulle strade di Pescara per far iscirivere il nome di un proprio corridore nell’albo d’oro dopo quello dell’ultimo vincitore, Ballerini. Fari puntati sull’abruzzese Giulio Ciccone, che dopo la vittoria di tappa al Giro e i due giorni in Maglia Gialla al Tour, punta a chiudere il suo 2019 da lode con un acuto al Matteotti (tra gli abruzzesi mancherà Dario Cataldo, reduce dalla Vuelta e in predicato di difendere il tricolore all’imminente Mondiale, ma ci saranno Emanuele Onesti della Giotti Victoria, Matteo Rabottini della Meridiana Kamen Team e Antonio Di Sante della Sangemini Trevigiani). Il corridore teatino dovrà fare particolare attenzione ad alcuni big che puntano a tagliare il traguardo con le braccia levate al cielo. Tra questi, sono da tenere d’occhio in particolare Mikel Landa e Roman Kreuziger ma c’è anche tanta concorrenza “interna” – cioè tra gli Azzurri – rappresentata da Davide Formolo, Sonny Colbrelli, Giacomo Nizzolo.
Prima del via verrà osservato un minuto di silenzio, voluto dall’organizzazione e condivisio da tutte le squadre partecipanti, per onorare la memoria di Felice Gimondi, fuoriclasse del pedale scomparso un mese fa e vincitore del Matteotti nel 1970.
IL PERCORSO – Partenza e arrivo a piazza Duca degli Abruzzi,. La gara prevede un circuito di 15 chilometri, da ripetere 13 volte per un totale di 194 chilometri in un tracciato che propone un dislivello per giro che si assesta sui 150 metri, per un totale di 1950, con l’ impegnativo strappo verso Montesilvano Colle ( 800 metri al 6,6% fino a 6,5 km dalla conclusione) a fare selezione. Altre insidie si nascondono dietro la scalata di Colle Caprino (2,6 km al 4%) e lo strappo di via Tiberi (600 metri al 7%)