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Calcio

Invasione nell’area di rigore avversaria e reazione alla palla persa: gli elaborati di mister Armando Vallario

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In questi mesi senza calcio giocato l’allenatore e docente ha preparato degli elaborati calcistici

Foggiano di nascita ma da anni residente a Termoli e da sempre accompagnato da un’importante curriculum. Armando Vallario per il nostro territorio non è una figura sconosciuta, tutt’altro. Allenatore professionista “Uefa A” e Docente per corsi di aggiornamento “Uefa B”. Sul campo esperienza trentennale in tutte le categorie professionistiche (dalla C2 fino alla A) tra settori giovanili e prime squadre come Parma, Bologna, Sampdoria e Chievo Verona solo per citarne alcune.

In questi lunghi mesi dominati dall’emergenza Coronavirus in cui anche il calcio è andato in pausa (tra allenamenti e match ufficiali) l’esperto allenatore ha preparato degli elaborati su due principi di gioco. L’invasione nell’area di rigore avversaria e la reazione alla palla persa. Ve li riportiamo in calce.

L’INVASIONE NELL’AREA DI RIGORE AVVERSARIA

ANALIZZANDO I MONDIALI DAL 1970 AL 2006 E IL CAMPIONATO ITALIANO 2019/20 SI NOTANO DEI CAMBIAMENTI MA LA COSA PIU’ EVIDENTE E’ L’ACCELERAZIONE DEL RITMO DI GIOCO.

IN ITALIA ABBIAMO AVUTO UN PERIODO ABBASTANZA LUNGO DI PRESSING E RIPARTENZE, POI E’ VENUTO ZEMAN CHE “HA AGGIUNTO” AL PRESSING E RIPARTENZE UNA MANOVRA VERTICALE CON MIVIMENTI CODIFICATI. MOLTI ALLENATORI PROVENIENTI DAL CATENACCIO E CONTROPIEDE, E AVEVANO INTRAPRESO LA SCUOLA DELLA ZONA SONO ANDATI A SCUOLA DA ZEMAN.

DOPO E’ ARRIVATO IL CALCIO MANOVRATO, OVVERO ARRIVARE IN AREA AVVERSARIA CON TANTI PASSAGGI. CHI CONQUISTA LA PALLA DEVE CONSOLIDARE IL POSSESSO CIOE’ METTERE LA PALLA IN SICUREZZA.

IN ITALIA C’E’ STATO UN MOMENTO CHE TUTTI GLI ALLENATORI VOLEVANO DIVENTARE “SPAGNOLI”. IN LINEA GENERALE NOI ERAVAMO ABITUATI A CONQUISTARE LA PALLA E GUARDARE IN AVANTI PERO’ SE DAVANTI ( TRA NOI E LA PORTA AVVERSARIA ) HO GLI SPAZI CHIUSI E GLI AVVERSARI HANNO SUPERIORITA’ NUMERICA ELEVATA ALLORA NOI DOBBIAMO SCEGLIERE DI ATTACCARE CON MOLTI PASSAGGI E IN QUEL MOMENTO DOBBIAMO ESSERE SPAGNOLI. QUALCHE VOLTA DOBBIAMO ESSERE INGLESI CON IL PASSAGGIO DIRETTO DALLA LINEA DIFENSIVA ALLE PUNTE SCAVALCANDO IL CENTROCAMPO. UNA AGGIUNTA A TUTTO QUESTO E’ L’INVASIONE CHE VIENE FATTA DENTRO L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA.

OGGI IN CERTE SITUAZIONI OFFENSIVE, SI VEDE CHE L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA DI CHI E’ IN POSSESSO DI PALLA E’ INVASA DA TANTI UOMINI. ANCHE IN PASSATO C’ERANO QUESTE SITUAZIONI, DI SOLITO SI VEDEVANO NEGLI ULTIMI 5′ QUANDO UNA SQUADRA ERA SOTTO E CERCAVA DI RECUPERARE IL RISULTATO. ERA UN ATTACCO DIPSPERATO, MA OGGI NON E’ COSI’ MA E’ UNO DEI MODI DI ATTACCARE L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA E DI SOLITO QUESTE AZIONI HANNO INIZIO SUGLI ESTERNI, SU UNA FASCIA LATERALE CON UOMINI CHE VANNO AD INVADERE L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA.

IL NUMERO MINIMO DI GIOCATORI CHE VANNO AD INVADERE L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA E’ DI 4 PER CERCARE LA PARITA’ NUMERICA SUI 4 DIFENSORI CENTRALI AVVERSARI, MA ALCUNE VOLTE SONO ANCHE 5/6 GIOCATORI E CIO’ VUOL DIRE PORTARE DENTRO L’AREA DI RIGORE AVV. TANTI UOMINI E TANTO VOLUME E KILOGRAMMI. QUESTO ATTEGGIAMENTO OFFENSIVO NON E’ TIPICO DELLE GRANDI SQUADRE, IN EFFETTI LA JUVE E’ UNA DI QUELLE SQUADRE CHE ARRIVA ALLA CONCLUSIONE ADOPERANDO MENO QUESTO CONCETTO.

UN ALTRO CONCETTO DA VALUTARE E’ QUELLO CHE L’INVASIONE NERLL’AREA DI RIGORE AVV. NON DIPENDE DAL SISTEMA DI GIOCO ANCHE SE CI PUO’ ESSERE QUALCHE DISPOSIZIONE IN CAMPO TIPO QUELA DELLA ROMA DI FONSECA CHE CON IL ROMBO OFFENSIVO DAVANTI AI 2 MEDIANI CREA MOLTA DENSITA’ PUO’ FAVORIRE QUESTO PRINCIPIO DI GIOCO.

L’ATALANTA E’ LA SQUADRA CHE UTILIZZA DI PIU’ QUESTA IDEA: QUANDO HA UNO SVILUPPO ESTERNO ARRIVANO IN AREA AVVERSARIA TANTI GIOCATORI E PER LA SQUADRA AVVERSARIA E’ UNA SORPRESA ANCHE PERCHE’ IL CENTROCAMPISTA AVV DAVANTI ALLA LINEA DIFENSIVA DEVE SCEGLIERE SE SEGUIRE GLI INSERIMENTI O RESTARE FUORI AREA.

IN PASSATO GLI INSERIMENTI NON VENIVANO SEGUITI DAI CENTROCAMPISTI PERCHE’ DOVEVANO ESSERE “ASSORBITI” DAI DIFENSORI PERO’ QUANDO QUESTI INSERIMENTI IN AREA DI RIGORE VENGONO FATTI BENE CIOE’ VANNO AD OCCUPARE TUTTI GLI SPAZI IN MANIERA OMOGENEA E “SCAGLIONATI” ( DISPORSI SU LINEE VERTICALI E ORIZZONTALI DIVERSE ) DIVENTA UN PROBLEMA PER I DIFENSORI RIPARARSI E DIFENDERSI DA QUESTE SITUAZIONI.

IN PASSATO C’ERA PAURA A PORTARE TROPPI UOMINI SOPRA LA LINEA DELLA PALLA MA OGGI SI VA IN TANTI SOPRA LA LINEA PALLA E QUELLI CHE RIMANGONO SOTTO/DIETRO LA LINEA DELLA PALLA HANNO UN LAVORO IMPORTANTE DA SVOLGERE ED E’ QUELLO DI ANDARE A MARCARE IN MODO PREVENTIVO GLI AVVERSARI CHE SONO RIMASTI SOPRA LA LINEA DELLA PALLA PERCHE’ SE ATTUI QUESTA TATTICA OFFENSIVA E TI DIMENTICHI DI MARCARE GLI AVVERSARI CHE SONO RIMASTI SOPRA LINEA PALLA DIVENTA POI UN PROBLEMA DIFENDERSI SE LA PALLA PASSA AGLI AVERSARI.

IN QUESTO CAMPIONATO IL BOLOGNA A TORINO CONTRO LA JUVE HA FATTO GOAL PORTANDO PALLA IN ZONA ESTERNA DX ALTA E 6 UOMINI IN AREA DI RIGORE, CIOE’ SUL CROSS DALLA FASCIIA DX C’ERANO 6 GIOCATORI DEL BOLOGNA IN AREA DI RIGORE DELLA JUVE E PURE IN SUPERIORITA’ NUMERICA COSA CHE ERA IMPENSABILE ALCUNI ANNI FA.

QUESTO PRINCIPIO DI INVADERE L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA NON E’ UN CAMBIAMENTO E FARE CALCIO SOLO IN UN MODO MA E’ UNA AGGIUNTA A TANTI ALTRI MODI DI ATTACCARE CHE GIA’ SI ATTUANO CIOE’ RIPARTENZA, MANOVRA SE NON HO LA POSSIBILITA’ DI RIATTACCO E PASSAGGIO DIRETTO QUANDO C’E’ BISOGNO.

PER ATTUARE L’INVASIONE DENTRO L’AREA DI RIGORE AVVERSARIA CI VUOLE VELICITA’ ANCHE DA PARTE DEI CENTROCAMPISTI E “IL PASSO DEI CENTROCAMPISTI” DI UNA VOLTA NON E’ PIU’ SUFFICIENTE PERCHE’ SE NON HAI ACCELERAZIONI NON FAI IN TEMPO AD ARRIVARE IN AREA AVVERSARIA NEI TEMPI GIUSTI.

OGGI PER ALLENARE QUESTI PRINCIPI L’ESERCITAZIONE  MIGLIORE E’ LA PARTITA ANCHE SE IN PASSATO SI E’ FATTO L’ERRORE DI METTERE LA PARTITA SEMPRE ALLA FINE COME CONTENTINO PERCHE’ VI SIETE ALLENATI BENE MENTRE BISOGNA PENSARE CHE LA PARTITA E’ IL CUORE DEL LAVORO, E’ LA PARTE CENTRALE DELL’ALLENAMENTO.

OGNI EPOCA HA AVUTO I SUOI ALLENATORI CHE HANNO SEMPRE AGGIUNTO QUALCOSA A QUELLO CHE GIA’ C’ERA PRIMA QUINDI NON TIFARE PER UN SOLO ALLENATORE ( KLOOP – ALLEGRI – GUARDIOLA ECC. ) PERCHE’ SE SI VIVE DI UN SOLO PENSIERO SI RIMANE INDIETRO E SI PERDE.

BISOGNA AVERE DELLE IDEE MA CHE SIANO “APERTE”.      

REAZIONE ALLA PALLA PERSA

RICONQUISTA E SVILUPPO NELLA META CAMPO AVVERSARIA

ALCUNI CONCETTI: IL PRESSING E’ UNA AZIONE COLLETTIVA E COORDINATA ( TIMING ) PER TOGLIERE TEMPI E SPAZI DI GIOCO AL POSSESSORE DI PALLA AVVERSARIO E AI SUOI APPOGGI ( COMPAGNI SOPRA LA LINEA DELLA PALLA ) E AI SUOI SOSTEGNI ( COMPAGNI SOTTO LA LINEA DELLLA PALLA )

INVECE IL CONTROPRESSING CIOE’ LA REAZIONE ALLA PALLA PERSA E’ UN  PRESSING IMMEDIATAMENTE SUCCESSIVO ALLA PERDITA DEL POSSESSO DI PALLA.

GEGENPRESSING ( GHEGHEPRESSING IN TEDESCO )

COUNTERPRESSING IN INGLESE

LA RIAGGRESSIONE ( REAZIONE IMMEDIATA ALLA PALLA PERSA ) E’ DISORDINATA, NON LA ORGANIZZO PERCHE’ NON SO QUANDO GLI AVVERSARI MI RUBANO LA PALLA MA TRA IL NON ANDARE E L’ANDARE IN MANIERA DISORDINATA SI VA IN MODO DISORDINATO.

SU PERDITA PALLA SI VA FORTE CON L’UOMO PIU’ VICINO NON C’ENTRA IL RUOLO INVECE SU COSTRUZIONE BASSA AVVERSARIA IL PRESSING DEVE ESSERE ORGANIZZATO E PREPARATO.

LA RIAGGRESSIONE NON CAMBIA MAI INVECE IL PRESSING ORGANIZZATO CAMBIA A SECONDA DEL TIPO DI USCITA DEGLI AVVERSARI.

LA RIAGGRESSIONE E’ UN PRESSING IMMEDIATO, E’ DISORDINATO PERCHE’ NON SAI QUELLO CHE PUO’ SUCCEDERE MA C’E’ UN CONCETTO: IL PIU’ VICINO ATTACCA E GLI ALTRI SI ADEGUANO.

NON CI SONO ESERCITAZIONI SPECIFICHE O PARTICOLARI MA IN OGNI MOMENTO CHE CAPITA QUESTA SITUAZIONE NELLE PARTITE DI ALLENAMENTO APPLICARE QUESTO PRINCIPIO.

NEL CONTROPRESSING SE SI RECUPERA PALLA CI PUO’ ESSERE UN ATTACCO IMMEDIATO SE GLI AVVERSARI TI CONCEDONO SPAZI OPPURE SE NON SI TROVANO SPAZI C’E’ IL CONSOLIDAMENTO DEL POSSESSO PALLA CIOE’ SI RIMANE IN PALLEGGIO IN ZONA ALTA.

APPENA SI PERDE PALLA ANDARE SUBITO AD AGGREDIRE L’AVVERSARIO ANCHE PER INDURLO A GIOCARE UNA “PALLA SPORCA”, UNA PALLA NON FACILE PER GLI AVVERSARI IN MODO DA AGEVOLARE I COMPAGNI NEL RECUPERO PALLA.

SU UNA USCITA BASSA DEGLI AVVERSARI LA SQUADRA PUO’ ORGANIZZARSI CON UN “PRESSING PURO” INVITANDO GLI AVVERSARI ALLA COSTRUZIONE LUNGA ( PALLA A RISCHIO ) E SUL RECUPERO PALLA RICERCA DELL’ATTACCO IMMEDIATO.

PER ARRIVARE A DARE QUESTA MENTALITA’ AI PROPRI GIOCATORI L’ALLENATORE DEVE LAVORARE NEI PARTICOLARI SIA DI TATTICA INDIVIDUALE CHE DI TATTICA COLLETTIVA.

TATTICA: GUARDARE, ELABORARE E DECIDERE

CHI VA AD AGGREDIRE DEVE CONOSCERE GLI ASPETTI DIFENSIVI DELL’1<1: COME USCIRE SULL’AVVERSARIO – SAPER ANTICIPARE – TOGLIERE LINEE DI GIOCO  ECC )

NON BISOGNA SOLO PREPARARE LE SITUAZIONI DI RECUPERO PALLA VICINO ALLA PALLA MA ANCHE LONTANI DALLA ZONA PALLA CON I MARCAMENTI PREVENTIVI PERCHE’ A VOLTE CHI VA IN “REAZIONE ALLA PALLA PERSA” NON RECUPERA PALLA MA OBBLIGA L’AVVERSARIO A LANCIARE LUNGO, A GIOCARE SPORCO CON IL DIFENSORE CHE SE E’ MESSO BENE NEL MARCAMENTO PREVENTIVO RIESCE AD ANTICIPARE L’AVVERSARIO E A RECUPERARE PALLA.

LAVORARE SUL MARCAMENTO PREVENTIVO VUOL DIRE “ROMPERE IN ANTICIPO” LA LINEA DI REPARTO CIOE’ SI VA  A MARCARE PRIMA CHE PARTE LA PALLA.

FINO A QUALCHE ANNO FA NON SI FACEVA PERCHE’ SI GIOCAVA DI REPARTO ( 1 MARCA E 1 COPRE ) E LA COPERTURA AVVENIVA SUL MOVIMENTO DEL COMPAGNO CHE ANDAVA AL DUELLO.

OGGI SI VA A MARCARE A UOMO PRIMA CHE L’AVVERSARIO POSSA RICEVERE LA PALLA PER AVERE LA POSSIBILITA’ DI ANTICIARE E CONQUISTARE LA PALLA.

PER ATTUARE QUESTA STRATEGIA TATTICA ( REAZIONE FORTE DI RIATTACCO ALLA PALLA PERSA DOPO TRANSIZIONE NEGATIVA ) CI VUOLE SPIRITO DI SACRIFICIO PERCHE’ A VOLTE ( DOPO AVR PERSO PALLA ) E’ PIU’ FACILE SCAPPARE DIETRO, ORGANIZZARSI E ASPETTARE, QUI INVECE CI VUOLE UN GRANDE SENSO DI SQUADRA CON AIUTO AL COMPAGNO CHE REAGISCE ALLA PALLA PERSA CON I TEMPI GIUSTI ( TIMING ).

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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