Antonio Junior Cialdini presenta la sfida del “Davide Bucci” contro il San Salvo. Ha difeso anche i pali rossoneri.
Antonio Cialdini difende i pali del San Salvo. Lui, frentano doc, è uno degli elementi di punta della squadra bianco celeste. Conosce l’ambiente frentano come le sue tasche, ma per i prossimi novanta minuti non ha dubbi: “Mi dispiace per il Lanciano, ma venderemo cara la nostra pelle”. Tra errori del passato con la casacca rossonera (da lui stesso ammessi) e ambizioni per la sua nuova avventura a San Salvo, il numero uno ci presenta la sfida di domenica al “Davide Bucci”.
Antonio, a Lanciano tu ci vivi e, soprattutto,
c’hai giocato
Il mio trascorso a Lanciano diciamo che è
sempre stato roseo. Ho fatto tutta la trafila dalle giovanili fino ad arrivare in prima squadra e diciamolo
francamente , giocare in casa è tutta un altra storia.
Se pensi al Lanciano cosa ti viene in mente?
Quel pubblico, quel calore, quella forza che
solo chi è realmente di questa città riesce a percepire al 100 % i veri valori
che riesce a trasmetterti, un vero uomo aggiunto in mezzo al campo. Io sono
lancianese doc e vestire quei colori è stato motivo di vanto, orgoglio, amore e
fede e, per uno come me che è innamorato di Lanciano, andar via non è stato
affatto facile.
Cosa è successo?
Ho sempre avuto un bel caratterino vispo e
ribellino e per quelli come me o li sai tenere a bada oppure società così
importanti e blasonate cercano altro, e forse in quel momento non sono stato
così tanto maturo da capire quali scelte prendere per indirizzare al meglio il
mio futuro. Ero nel giro, giocavo il sabato in Berretti e la domenica andavo in
prima squadra, la squadra dei grandi .Però poi qualcosa andò storto, o meglio,
ho fatto di tutto affinché andò tutto storto. Non avevo pazienza di sentire
nessuno, agivo di testa mia senza calcolare realmente le persone che mi stavano
accanto in quei momenti e pian piano è andato scemando tutto, anche qualche
sogno nel cassetto che è rimasto ancora lì, custodito.
Dopo Lanciano hai girato molto
Dopo diversi anni girovagando a destra e
sinistra ho deciso di riavvicinarmi a casa per forza di cose ed è arrivata la
chiamata della U.S. San Salvo.
San Salvo è diventata un po’ la tua seconda
casa…
Ormai sono qui da 4 anni ed è diventata come
una seconda casa, mi hanno ridato il sorriso e fatto tornare quella voglia che
pian piano è andata via dopo esser andato via da Lanciano. Una gran bella
batosta ma sottolineo, sempre e solo per colpa mia e di questa testa calda che mi
ritrovo. Qui si sta bene, ci si sente a casa, c’è serietà e gran voglia di far
tornare importante il calcio, anche se negli ultimi 2 anni, questo compreso, le
cose non sono andate per il meglio. Sono sulla bocca di tutti i problemi societari
che sta attraversando ultimamente il San Salvo ma, purtroppo, quando si vuole
comandare in troppi questi sono i risultati…
Quali sono stati i problemi, a tuo avviso, a
San Salvo?
Le persone che hanno causato tutto ciò
fortunatamente si sono fatte da parte per il bene della città, per far
avvicinare altri imprenditori affinché torni tutto com’era fino a qualche anno
fa e diciamo che con tante ma tante difficoltà ci stiamo riuscendo.
Eravamo partiti per fare bene, forse con
aspettative un po’ troppo alte rispetto alla reale difficoltà del campionato
attuale che richiede. Ci sono società come il Lanciano Calcio che punta a
vincere senza troppi giri di parole e fare guerra a chi è più potente di te è
dura, ci vuole fortuna.
E domenica di ritroverai al cospetto il Lanciano.
Al Biondi, all’andata sotto il diluvio, sei stato uno dei migliori in campo
nonostante la sconfitta della tua squadra
Domenica c’è San Salvo-Lanciano, in casa
nostra. In casa nostra dove abbiamo collezionato solo una sconfitta ma sul
sintetico di Via Stingi, nessuna sconfitta al “Davide Bucci”. Un dato di fatto
che ci dà forza e morale anche perché con squadre blasonate come queste il
fattore casa fa tanto.
Che partita ti aspetti?
Sarà una partita maschia dove chi avrà più fame di vincere vincerà, chi avrà più voglia di arrivare arriverà però arrivarci in quello stadio sono sincero, non è stato facile per nessuno. Un po’ come il “Biondi ” per il Lanciano è il “Bucci” per il San Salvo.
Cosa ti aspetti dal Lanciano?
Hanno giocatori di spessore e di qualità vedi
Petrone, Boccanera, La Selva, Verna, Di
Gennaro, Quintiliani, Sardella, Scudieri, Cianci, Quacquarelli, Natalini,
Avantaggiato, tutta gente che in questa categoria non c’entra nulla. Dovrei
elencarli tutti, nessun escluso. Giocatori con anni e anni di professionismo
alle spalle, qualità e quantità da vendere. E pensare che hanno gente come Di
Vincenzo che neanche gioca, dove giocatori come lui non farebbero una panchina
neanche in serie D. Uno spreco, ma chi vuole fare gran calcio è pronto anche a
questo, a sacrificarsi per il bene suo e del gruppo e so che lui più degli
altri alla fine riceverà quel che merita realmente.
Che San Salvo scenderà in campo?
Noi però non siamo da meno, noi abbiamo fame,
forse abbiamo qualche giocatore con qualche presenza in meno tra i
professionisti ma con il sangue agli occhi , vogliosi di portare a termine
questo campionato nel miglior modo possibile.
Venderemo cara la pelle, di questo sono sicuro
e alla fine vincerà chi avrà la maglia più sudata e incrociamo le dita,
speriamo sia bianco celeste!
Sfida di domenica a parte, qual è stata la tua
parata più difficile?
La mia patata più difficile da quando gioco a
calcio posso affermare che è quella su Antenucci in finale di coppa 2 anni fa,
una punizione da fuori area che solo lui sa come calciarle. Ci ho giocato
insieme, lo conoscevo, ma è stata davvero dura. Si è questa, forse assieme a
quella su un colpo di testa di Fruci sempre 2 anni fa.
Se potessi scegliere di essere un portiere top,
chi sceglieresti?
Il mio portiere preferito, sembrerà strano, ma
non è Buffon o Neuer ma è De Gea, forte con i piedi, forte tra i pali e un
mostro nelle uscite. Un portiere più completo di lui secondo me ad oggi è
difficile trovarlo.
L’ultima domanda, poi se ne riparla al triplice
fischio finale del “Bucci”: escludendo il San Salvo, per quale squadra fai il
tifo?
Sono juventino, non sono un tifoso sfegatato ma diciamo che sono contento quando vince e non mi ammazzo quando perde e sono tifoso Lancianese, non vi nego che ogni domenica quando rientro nello spogliatoio controllo sempre il risultato del Lanciano.