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Ciclismo

La bellezza della Costa dei Trabocchi ad arricchire il Giro 102

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Gli incanti abruzzesi faranno da contesto naturale alla settima tappa del Giro d’Italia da Vasto a L’Aquila

Sarà una settimana tappa spettacolare quella del Giro d’Italia quella di venerdì 17 maggio.

Si parte da Vasto e si arriverà a L’Aquila.

Quasi 200 chilometri abruzzesi, 185 per la precisione.

La carovana in due ruote attraverserà principalmente la Strada Statale 16 per i primi chilometri di tappa.

Per intenderci, la spettacolare Costa dei Trabocchi.

La prima parte del settimo appuntamento del Giro numero 102, infatti, sarà estremamente paesaggistica per gli amanti della natura con le antichissime “macchine da pesca” del tratto di costa teatina ad abbellire il contesto della massima competizione ciclistica italiana.

I ciclisti (e chi osserverà il Giro in tv) potranno apprezzare quelle macchine così particolari tanto da suscitare attenzioni (e scritti) da parte di Gabriele D’Annunzio che definì così il trabocco nel quinto libro del “Trionfo della morte“: «Proteso dagli scogli, simile a un mostro in agguato, con i suoi cento arti il trabocco aveva un aspetto formidabile. Per mezzo all’intrico delle travi e dei cordami apparivano i pescatori chini verso le acque, fissi, immobili come bronzi. E pesava su le loro tragiche vite l’incanto mortale».

Insomma, il fascino del Giro si sposa con quello del contorno ambientale che lo ospita.

Ma come sarà il restodella settimana tappa?

Abbastanza mossa è la risposta. Dopo l’avvio costiero, si dovranno affrontare tutta una serie di ondulazioni nell’entroterra.

Unico GPM le Svolte di Popoli prima dell’altopiano abruzzese che porta a l’Aquila.

Dopo il GPM si raggiunge L’Aquila per strade diritte e in leggera pendenza attraversando, nel finale, le zone colpite dal sisma dieci anni fa.

Alessio Giancristofaro – alessio.giancristofaro@vasport.it

Foto: da internet

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