La dinastia Tacchi ha un nuovo erede

Si tratta di Christian, figlio di Maurizio e promessa del Chieti

Christian Tacchi, ovvero quando il calcio è questione di DNA. Il classe 2002 del Chieti è l’ultimo e fulgido esempio di una dinastia di campioni che hanno regalato tante prodezze al mondo del pallone italiano. Christian, convocato da mister Grandoni per la gara di campionato contro l’Agnonese (lo 0-0 precedente la disfatta di Matelica), è infatti l’ultimo erede di una stirpe capitanata da nonno Juan Carlos, che vinse una Coppa Italia in maglia Napoli dopo aver giocato con Newell’s Old Boy, Torino e Alessandria. Giunse in Italia nel 1956, ingaggiato dai granata dove collezionò 48 presenze e 10 reti e con il Napoli di Achille Lauro ottenne due promozioni in Serie A (1961-62 e 1964-65) e segnò 2 gol nella Coppa delle Coppe 1962-63 prima di intraprendere, senza troppa fortuna, la carriera di allenatore.

I figli di Juan Carlos sono stati tutti ottimi professionisti. Giancarlo e Oscar hanno giocato in A e in B diventando icone di alcuni dei club nei quali hanno militato (Giancarlo in particolare del Pescara, Oscar di Genoa, Campobasso e Lecce) mentre Maurizio, papà di Christian e attuale secondo di Andrea Camplone a Catania, è stato punta di buon livello in C con trascorsi anche a Chieti, dove può imporsi suo figlio, ancora studente, che è ritenuto uno dei più promettenti prospetti abruzzesi.

Nella dinastia Tacchi c’è stato anche Manuel, figlio di Giancarlo, che ha scritto pagine indelebili del calcio dilettantistico abruzzese. Il classe 1977, nato calcisticamente nel Sulmona, ha esordito con gli ovidiani in prima squadra in Serie D nella stagione 1994/95 realizzando anche due reti. Successivamente, dopo due campionati d’Eccellenza sempre con il Sulmona, ha vestito le maglie dell’Amiternina, del Pacentro, del Francavilla, della Santegidiese, del Montesilvano, del Guardiagrele e del Ripa Teatina laureandosi, nella sua lunga e ottima carriera, una volta capocannoniere in Eccellenza e una in Promozione. Se è vero che buon sangue non mente, sentiremo presto parlare (e molto bene) anche di Christian…