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Calcio Giovanile

La psicologa nelle scuole calcio: Gladius Pescara all’avanguardia

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Il Centro Tecnico AC Milan da oltre 10 anni collabora con la dottoressa Filomena Napolitano, specializzata nel mondo dell’infanzia

Educare allo sport e dare una formazione sociale attraverso lo sport: questa è la prima e indissolubile mission della Gladius Pescara.

All’interno di questo principio cardine, c’è un punto di riferimento che può essere importante per la società sportiva, un ruolo da non sottovalutare nelle strategie di riuscita di una squadra e di un singolo atleta. La psicologia dello sport “viene definita psicologia positiva o del benessere”; così afferma la dottoressa Filomena Napolitano, psicologa dello sport all’interno della Gladius Pescara da poco nominato Centro Tecnico dal Milan AC.

Napolitano con il presidente della Gladius Angelo Nicolò (foto 2019)

La società può dunque definirsi all’avanguardia in quanto, sin dalla sua costituzione (11 anni fa), ha iniziato un percorso educativo e formativo con la dottoressa Napolitano. Un percorso che sta dando i suoi frutti e basato su un percorso chiaro fatto di regole: “Ci siamo organizzati sin dal primo anno – afferma la dottoressa – con una serie di regole comportamentali. Quali? La prima è arrivare in orario agli allenamenti, la seconda è che ognuno porta il proprio borsone fino ad arrivare alla regola che accompagna i bambini al rispetto del proprio compagno in campo e fuori. Un sistema – continua Napolitano – a sua basato sul sistema del rinforzo positivo cioè i bambini che rispettano maggiormente le regole ottengono degli smiles e quindi un premio. Ecco, all’interno della Gladius si è rivelato un sistema molto funzionale per cui ora, bambini che sono da noi da piccolissimi, sono in linea con il metodo e che ne rendono più semplice l’applicazione ai nuovi arrivati”.

Ed è quando si parla di scuola calcio che inevitabilmente si parla di genitori, ma anche in questo caso alla Gladius si è pensato a una formazione dei genitori: “Abbiamo spiegato loro, nel corso di vari incontri anche formativi – spiega la psicologa – la funzione dello psicologo dello sport che intanto serve per il gruppo squadra; per aiutare cioè il gruppo a far emergere il massimo delle loro potenzialità. Inoltre per il singolo a fare in modo che emergano i pregi di ognuno dall’atleta al bambino passando per l’allenatore. L’intrusione delle famiglie in campo? Durante la nostra formazione alle famiglie – precisa per concludere la dottoressa – sottolineiamo anche questo aspetto cioè far capire che il bambino deve sentirsi libro di sperimentarsi in questo rettangolo di gioco”.

Redazione Vasport – redazione@vasport.it

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