Tre giorni di stop
assoluto in attesa di capire come muoversi nelle prossime ore. A causa dell’emergenza
Coronavirus la D resterà ferma a lungo, possibile anche che il campionato non
riprenda più
Una domenica senza Vastese e già passata, quante ce ne saranno ancora da qui alle prossime settimane? Almeno altre due (previsione più che ottimistica) con l’eventualità, da prendere in considerazione, che il campionato possa aver già chiuso i battenti con la vittoria biancorossa in casa dell’ex capolista Notaresco.
Si lavora per cestinare quella che sarebbe la più dolorosa tra le scelte ma l’emergenza Coronavirus, in Italia, non accenna a calmarsi, avanza e mette tutto in serio pericolo. In primis nella vita sociale di tutti i giorni, poi anche nello sport. Se in Serie A è stata un’altra domenica grottesca la Lega Nazionale Dilettanti ormai già da giorni aveva deciso di sospendere le attività a data da destinarsi.
Oggi si terrà un Consiglio Direttivo straordinario durante il quale si discuterà in primo luogo rispetto alle decisioni da adottare in vista della ripresa delle attività, dalla D in giù. Molto dipenderà anche dalle decisioni della Figc ma la sospensione potrebbe essere allungata fino al prossimo 9 aprile. Poi? In questi trenta giorni bisognerà capire il ‘cammino’ del Coronavirus, se la situazione migliorerà si tornerà a giocare (a porte chiuse e inserendo anche turni infrasettimanali?) ma se dovesse esserci ancora emergenza a quel punto sarà davvero difficile andare avanti.
In casa Vastese anche oggi è giorno di riposo dopo essersi già stati fermi sabato e domenica, un vero peccato visto il ritmo imposto dai biancorossi nell’ultimo mese. 12 punti in 5 giornate viaggiando a una media di 2.4 punti a partita, una velocità supersonica che se estesa nel lungo avrebbe fatto sicuramente rima con promozione. La realtà però dice altro, nel girone F davanti in tre lottano per il salto nei professionisti mentre capitan Esposito e soci inseguono un punto nei playoff lontano un solo punto. Si fosse giocato ieri all’Aragona in caso di vittoria contro il Pineto ci sarebbe stato il sorpasso in classifica, proprio ai danni dei biancazzurri al quinto posto.
Oltre ai punti l’arrivo di Massimo Silva, da un mese a questa parte ha dato maggiori certezze. Subito la giusta fisionomia lanciando chi per troppo tempo era stato tenuto fuori (Altobelli) e riuscendo a far coesistere, i tanti big, sin dal primo minuto. Una squadra più sicura, lo si percepisce dalle prestazioni con la conferma che arriva anche dai diretti interessati, magari davanti i gol sono diminuiti con l’arrivo del tecnico lombardo ma i punti sono sensibilmente aumentati.
Nelle quattro vittorie tre con un solo gol di scarto riuscendo a centrare la rimonta in due occasioni, altro segno evidente di un miglioramento. Altro punto a favore di Silva? La porta chiusa, i miracoli di Lorenzo Bardini sono stati tanti e decisivi nella vittoria di Notaresco ma ormai da tempo la Vastese non chiudeva due partite consecutive con la porta inviolata. 5 ‘claen sheet’ stagionali, due consecutivi mentre gli altri tre nei precedenti cinque mesi. Non accadeva dalla fine di marzo del 2019, quasi un anno, in mezzo 30 partite in cui almeno un gol subito c’è stato in 26 occasioni.
Un quadro che esalta il lavoro di Massimo Silva e il suo staff, rivoluzione silenziosa in un mese felicissimo. La voglia della Vastese di tornare in campo è tanta ma bisognerà attenersi alle regole sperando nel calo dell’emergenza Coronavius. Se e quando si tornerà in campo con gli stessi numeri potrebbe essere un finale di stagione davvero esaltante.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it