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Calcio

Lanciano, il tempo stringe: avvio preparazione a rischio

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C’è l’offerta. Ma il rischio grande è anche l’avvio della preparazione

Il tempo stringe.

L’offerta fatta da una papabile nuova proprietà – il cui vertice rimane ancora ampiamente celato ma sembrerebbe con una solida e credibile copertura da parte di altri imprenditori, anche frentani – sta per scadere.

Entro questo fine settimana Fabio De Vincentiis dovrebbe dare un cenno di riscontro a chi ha bussato alle porte. O si o no. I rischi del no sarebbero chiaramente più svantaggiosi per chi ora ha il pallino in mano.

Da quanto è trapelato (pochissimo in realtà), la nuova proprietà avrebbe offerto una cifra che si aggirerebbe sui 70 mila euro. Condizionale d’obbligo. Il gap con la richiesta sarebbe rappresentato dagli altri aspetti economici che riguarderebbero principalmente i pagamenti di IVA per oltre 35 mila euro ed oneri di altra natura per un totale di quasi 50 mila euro.

I potenziali acquirenti sarebbero anche disposti a mettere sul tavolo dell’offerta qualcosina in più, ma ovviamente le cinquantamila euro extra sono mera utopia per chi ha in mente di rilevare il club.

Anche perché chi subentrerà dovrà costruire tutto da zero e, per certi versi, da sottozero (si pensi, a mero titolo d’esempio, a portare un minimo di mobilio al “Guido Biondi”).

La partita si concluderà giocoforza entro i prossimi giorni anche perché alla data odierna, giovedì 20 agosto, il Lanciano Calcio esiste solo sulla carta.

Se il Lanciano non vedrà conclusa la trattativa, i rossoneri ripartiranno inevitabilmente da De Vincentiis.

CAPITOLO SQUADRA
È stato annunciato già da un paio di settimane un allenatore, Giuseppe Naccarella, che però non è stato messo nelle condizioni di operare.

Insomma, un’operazione di facciata, un segno per dire che qualcosa di muove. Nulla più stando alle mosse societarie.
Sul tecnico vastese ci sarebbe comunque una convergenza di impressioni positive e potrebbe certamente rappresentare un buon punto di partenza anche per chi subentrasse.

La squadra, in clamoroso ritardo sulla tabella di marcia dell’allestimento, dovrà mettersi al lavoro da lunedì 24 agosto, data spartiacque per cercare di recuperare almeno una decina di giorni di preparazione persi.

Una mossa saggia sarebbe stata quella di avviare la preparazione con gli elementi in rosa di cui si dispone (una decina di giovani, Forti e Di Vincenzo), in modo tale da iniziare a creare un’amalgama per un Lanciano che ha perso tutti i pezzi migliori nel calciomercato.

RISCHI PER IL CAMPIONATO
Tanti allo stato attuale. C’è chi già si trova a disputare la prima amichevole e chi, come nel caso del Lanciano, non ha annunciato nemmeno la data di avvio della stagione. Una “medicina” che spesso è infallibile è quella di una garanzia contrattuale.

Significa che un progetto serio e giustamente remunerativo creerebbe le condizioni per portare calciatori di spessore a vestire la casacca rossonera dall’oggi al domani. Questione di garanzie, dunque. Anche in questo caso però serve un’accelerazione.

Chi, infatti, potrebbe subentrare sa benissimo che ogni istante perso rappresenta un deficit per costruire una squadra adeguatamente competitiva al cospetto di Avezzano, Chieti e L’Aquila. E delle aspettative della piazza che vive un’estate anomala con una squadra che, sulla carta, ha un allenatore, due portieri e poco più.

ACQUIRENTI: CI SONO, NONOSTANTE IL CONTESTO
In tempo di crisi generalizzata e di Covid all’agguato, con il campionato fermo praticamente da febbraio e con un Lanciano messo ufficialmente in vendita ad inizio agosto, avrebbero bussato alla porta dei rossoneri almeno 3 gruppi. Le somme offerte non sono state rese note (a parte quella di Settimio Colangelo citata da Di Gennaro il 7 luglio), come del resto non sono mai state pubblicamente dichiarate le richieste dell’attuale proprietà.

Alessio Giancristofaro

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