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Calcio

Lanciano, puoi già riscattarti. Ma a patto che…

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Lanciano di nuovo in campo a Luco contro l’Angizia. I frentani hanno solo un risultato a disposizione, per tanti motivi

Operazione riscatto.

Il Lanciano ha la possibilità di riscattare il pesantissimo ko interno di 48 ore fa contro l’Acqua&Sapone contro la quale è mancato tutto.

Il riscatto potrà avvenire a patto che si verifichino alcune condizioni.

La prima.

È vero che ci sono state tante vicissitudini negli ultimi giorni tra infortuni e problemi fisici, ma la squadra mandata in campo contro l’Acqua&Sapone non ha mai mai inciso.

Mezza difesa cambiata dopo un tempo, Sassarini nel ruolo di play maker troppo basso, gli esterni bloccati e Marfisi non ancora pronto.

Con 48 ore, certo, non si possono fare miracoli, ma qualcosa dovrà necessariamente rivisto in termini di formazione rispetto all’ultima sfida persa in casa.

Il secondo.

Evitare errori madornali come quelli di domenica scorsa: cioè subire da un corner a proprio favore la rete in ripartenza dagli avversari (lancio dalla trequarti di Tassone, contropiede di due elementi, Petito ed Evangelista) con la difesa mal schierata (il solo Sassarini a difendere con il successivo supporto di Caniglia) ma, soprattutto, la stessa retroguardia inefficace nel chiudere Petito per la battuta a rete.

Il terzo.

Il Lanciano non può affidarsi più e unicamente alle fiammate di Miccichè.

Ormai è un repertorio che gli avversari conoscono a memoria.

Vanno cercate e messe in pratica altre soluzioni di gioco.

È vero che Rodia è arrivato da un mesetto e che la squadra probabilmente è stata concepita in modo diverso da quella che è attualmente, ma le soluzioni da proporre devono e possono essere altre, anche perché dall’ultimo cambio tecnico sono passati oltre 4 mesi (13 settembre l’addio di Alessandro Lucarelli).

Il quarto.

Alcuni elementi non sono al top e domenica, in campo, lo si è visto in modo inequivocabile.

Marfisi e Quintiliani devono ancora trovare la migliore forma fisica ma, soprattutto, assimilare un tipo di gioco che Verna sembrava incarnare alla perfezione.

Infatti Verna è stato tra i centrocampisti rossoneri quello che si è ritrovato (non a caso) nelle condizioni migliori per ritrovarsi contro il portiere.

Ma Verna non tornerà prima di metà febbraio, sperando che gli esisti dei raggi ai polmoni daranno domani delle indicazioni positive.

Aggiungiamoci anche un quinto punto.

Premettendo che non deve e non può essere un elemento da spendere a favore del Lanciano ma che, comunque, ha condizionato negativamente l’ultima sfida del “Guido Biondi”.

Il direttore di gara, Alessio Speziale di Pescara, ha fischiato male.

Ha sorvolato su due episodi molto dubbi (tocco di mano di Erasmi in area dell’Acqua&Sapone e fallo in area di De Fanis su Del Bello) e questo, parzialmente, gioca a favore dei rossoneri.

Non si vincono le gare unicamente con le decisioni (in questo caso sbagliate) dei direttori di gara, ma diciamo pure che domenica le decisioni arbitrali sono state molto sfavorevoli ai frentani e il Lanciano auspica di non doversi lamentare domani al termine della sfida contro i marsicani.

A proposito di arbitri.

Domani ci sarà un fischietto ligure (Stefano Calzolari di Albenga) e due guardalinee in rosa Giada Di Carlantonio di Teramo e Annalisa Giampietro di Pescara.

Insomma, in casa Lanciano c’è da lavorare e anche tanto, anche se una sconfitta non può essere l’indicatore negativo di tutto.

La sfida contro l’Angizia potrà essere anche e soprattutto l’occasione per far ricredere chi, poco più di due giorni fa, ha fischiato la squadra al rientro negli spogliatoi.

Alessio Giancristofaro

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