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Calcio

Lanciano, tutti con le valigie pronte e il treno in partenza. E il futuro?

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Ad oggi non c’è la minima programmazione della squadra di calcio

Venticinque luglio duemilaventi.

Orizzonti di futuro offuscati a Lanciano.

Non c’è né certezza, né programmazione. C’è in atto, invece, un processo inverso e paradossale. Comunque vada a finire, chi ha riportato in Eccellenza il Lanciano in mezzo al campo ha già fatto le valigie e ha preso il treno. O è arrivato in stazione per prendere il primo che passa.

Micciche’, Verna e Sassarini hanno preso la direzione dell’Abruzzo interno. Fermate ad Avezzano e a L’Aquila.

Shipple, Petrone, Natalini potrebbero prendere un treno di Tua direzione San Salvo o San Benedetto del Tronto.

Lucarino destinazione Vastogirardi, lo staff tecnico tra Promozione ed Eccellenza, Marfisi verso Chieti.

Il paradosso più grande è che a cinque giorni dalla scadenza per formalizzare l’iscrizione in Eccellenza (le altre alternative non possono chiaramente essere nemmeno prese in considerazione in quanto troppo rischioso per la piazza ma soprattutto per la proprietà) non si parla di nulla.

O meglio, si parla di tutto di più ma in modo molto vago come nell’ultima conferenza stampa, e nei discorsi c’è un grande assente: il calcio giocato.

Il Lanciano ha ancora qualche giocatore di “peso”: a partire dal portiere Matteo Forti, i fratelli Zela, i fratelli Fiammenghi.

Un novero di giovani molto interessanti per i quali sorge spontanea una domanda: vista la situazione di immobilismo societario attuale, perché non dare loro l’opportunità di preparare la famosa valigia e fargli prendere un treno che li porti dove c’è un minimo di concretezza? Lasciarli in un ambiente che al 25 di luglio non ha programmazione, allenatore, dirigenza, tifoseria è alquanto irrituale.

Alessio Giancristofaro

Foto internet

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