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Motociclismo

Lidia D’Ercole: “Donne e motori? Tante gioie, pochi dolori. In tutti gli sport sono sempre stata rispettata”

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Il folle amore per le moto ereditata dal papà, oggi è in pista con il “DDC Racing Team”

Vigilessa nella vita di tutti i giorni ma trascinata dall’amore incondizionato verso lo sport. O meglio, gli sport, al plurale visto che Lidia D’Ercole a star ferma proprio non ci riesce. Da prendere come esempio per la passione che riversa in tutto quello che fa, tanto in ambito lavorativo quanto in quello sportivo, che sin da bambina la vede impegnata attivamente ricoprendo tanti ruoli.

Da cinque anni ormai è entrata a far parte della famiglia del “DDC Racing Team”, la squadra motociclistica messa in piedi da Daniele Di Cicco e che con il passare del tempo continua a crescere con i numeri tra tesserati (una settantina) e numeri di trofei aggiunti alla bacheca. Lidia D’Ercole è un perno fondamentale del team, si occupa della parte burocratica, cura la comunicazione ed è protagonista anche in pista, non come pilota ma come fotografa: “Durante le gare anche se non sono in sella a una moto ma con in mano una fotocamera – le parole della D’Ercole – è come se corressi io, sento tanta adrenalina, soprattutto per i nostri ragazzi, le sensazioni si mescolano tra gioie, delusione e arrabbiature ma è un mondo che amo da quando sono piccola”. Passione ereditata dal papà Domenico, totem delle ruote in Abruzzo (e non solo) e prematuramente scomparso nel dicembre del 2018: È grazie a lui che non riesco a rinunciare alle due ruote, da bambina lo seguivo nelle uscite, alle fiere e avevo voglia di mettermi in gioco come pilota ma lui aveva paura, non voleva farmi correre rischi nonostante la mia grande passione. Non nascondo che da piccola mi sarebbe piaciuto essere un maschio perché così avrei potuto passare sempre più tempo con mio padre e fare attività più rivolte al genere maschile. So smontare e rimontare gomme, cambiare camere d’aria, so come funziona una frizione, un po’ di tutto della meccanica della moto, questo grazie come sempre a mio padre”.

Non è una pilota ufficiale ma a tuta e casco non rinuncia: “Ho una 250 in garage, mi piace godermela facendo lunghi giri e con la supermotard, quando c’è la possibilità mi alleno anche in pista, le due ruote sono un richiamo troppo forte a cui fatico a rinunciare”. A sentire le sue parole viene logico rivisitare il famoso detto “Donne e motore, gioie e dolori”: “Per me sono tantissime le gioie che ruotano intorno a questo mondo, i dolori non mancano pensando soprattutto alle cadute ma meno rispetto ai tanti piaceri che si provano ogni volta che si va in pista”. Se dall’esterno quello dei motori sembrerebbe un mondo a forte trazione maschile con le donne malviste arriva proprio da Lidia una secca smentita: È un mondo che invito a vivere dall’interno, io e tante altre donne che ne facciamo parte non abbiamo mai respirato aria di diffidenza nei nostri confronti, tutt’altro. Il motivo è semplice, questa è una passione che porta a sporcarti, stare a contatto con olio e benzina, scaricare moto dai furgoni, preparare il paddock e andare in pista respirando polvere e sporcandoti di fango. Se c’è una donna a fare tutto questo da parte degli uomini non c’è alcuna diffidenza, siamo sullo stesso piano ed è bellissimo che sia così”. Donne con gli stessi diritti degli uomini, nel 2021 non dovrebbe più essere tema di discussione ma, purtroppo, così non è ma oggi, l’8 marzo, è una data da non dimenticare, si celebra la “Giornata internazionale dei diritti della donna”, più comunemente chiamata “Festa della Donna”: “Giusto festeggiarla, nel corso degli anni qualcosa per fortuna è cambiato in meglio ma c’è ancora molto da fare. La donna ricopre da sempre un ruolo importante, in tutti gli ambiti, lavorativo, familiare, sportivo e molti altri ancora, in tutti merita sempre rispetto, questo non dimentichiamolo mai. Rispetto alle donne alcune strade, ancora oggi, per gli uomini sono più semplici da percorrere, non è giusto. Ecco, magari in alcune scelte lavorative queste situazioni influiscono ma noi donne troviamo sempre la forza per superare tutti gli ostacoli”.

Una passione coltivata sin da piccola ma il presente la vede protagonista con il “DDC Racing Team”: “Siamo davvero una grande famiglia e io sono orgogliosa di farne parte, i ragazzi che vanno in pista anno dopo anno ci regalano sempre grandi gioie. Per fortuna siamo una realtà che cresce sul territorio, da due anni parteciperemo a un campionato italiano anche con la categoria “junior” (non oltre i 14 anni) a conferma che stiamo cercando di abbracciare anche i piloti più giovani, lavoriamo sempre per migliorarci”. Nell’ultimo anno, causa Covid, alcune manifestazioni sono state cancellate ma il “DDC Racing Team” nelle gare organizzate, in giro per l’Italia, ha sempre risposto presente e se in pista la presenza dei piloti è sempre massiccia vista la voglia di sport all’interno dei paddock, nell’ultimo anno l’aria è sicuramente cambiata: “Purtroppo non può esserci quel calore che c’era negli altri anni ma colgo l’occasione per complimentarmi ancora una volta con questo mondo. Ho visto in tutte le gare piloti e tutti gli addetti ai lavori rispettare le regole in maniera esemplare, è l’unico modo per non fermarsi definitivamente in attesa di tornare il prima possibile verso la normalità”.

Due ruote ma non solo, Lidia D’Ercole si è tolta belle soddisfazioni anche nella pallavolo, non solo da giocatrice ma anche guidando, sul finire degli anni novanta, giovani e prima squadra maschile dell’allora Histonia Volley: “Ho iniziato allenando le categorie giovanili e con loro arrivammo anche a sfiorare la vittoria del titolo regionale. Con i grandi affiancavo coach Desiati, poi lui andò via e da allenatore capo centrai la promozione in C”. Altro sport dove Lidia è stata a contatto con il mondo maschile e anche qui per lei problemi zero: “Il mio ruolo è sempre stato rispettato, negli allenamenti e in partita, mai avuto problemi, basta essere chiari sin dall’inizio, alla base deve esserci sempre il rispetto delle regole, quelle sono uguali per tutti, è molto semplice”.

Rispetto dei ruoli e delle regole, nello sport e nella vita di tutti i giorni, Lidia D’Ercole lo ha fatto capire con le sue parole, l’8 marzo ma non solo, così dovrebbe essere, non solo oggi ma sempre.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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