Il giovane attaccante miglior marcatore della juniores e con una decina
di presenze in Eccellenza
Un 2001 quasi 2002. Diciotto anni compiuti al tramonto del dicembre scorso, tredici dei quali trascorsi con la stessa maglia. Dal primo giorno che è entrato a far parte di una squadra arrivando con quella, la Bacigalupo, ad esordire in prima squadra, nel campionato di Eccellenza abruzzese.
Lorenzo Benvenga da dicembre a fine febbraio ha avuto la possibilità di conquistare scampoli di match nel massimo campionato regionale grazie alla fiducia che ha nei giovani l’allenatore Roberto Cesario, un’idea che ormai è di casa nella Bacigalupo Vasto Marina, dal giorno della fusione dei due club.
Nelle ultime due stagioni dai 2000 fino al 2003 i vastesi non hanno mai avuto paura di buttare nella mischia i propri giovani, un rischio ma poi ci sono i risultati che fanno ben sperare. Benvenga oltre ai minuti con la prima squadra in questa stagione è stato protagonista con la juniores firmando 10 reti nel campionato d’Elite. Purtroppo per lui e i suoi compagni la stagione giovanile è terminata in largo anticipo, aveva tanta voglia di irrobustire il suo bottino.
Lorenzo Benvenga,
due mesi senza calcio, quanto ti sta mancando? “Abbastanza, io come tanti miei coetanei viviamo di pane e calcio da
anni e per tanti giorni durante il corso di una stagione”.
Più tempo da
dedicare allo studio, come ti stai preparando per la maturità? “La novità delle lezioni online mi piace,
seguo le lezioni e studio al meglio per essere pronto i giorni della maturità”.
Ormai sono 13 anni
di Bacigalupo, uno dei fedelissimi, cosa rappresenta per te questa società? “Con la Bacigalupo sono cresciuto molto.
Soprattutto per quello che sono fuori dal campo oltre ad insegnarmi tanto in
questo sport meraviglioso. Ho imparato il rispetto per gli altri, una società
da sempre retta e corretta che fonda le basi prima sull’educazione di ogni
ragazzo, dopo vengono gli aspetti tecnico-tattici”.
10 gol con la
juniores, contento del bottino personale o potevi fare anche di più? “Soddisfatto sì ma l’attaccante vive per il
gol e io voglio farne sempre tanti. Non la vivo però come un’ossessione perché
mi diverte tanto anche servire assist per i miei compagni”.
Esordio in
Eccellenza a Lanciano, cosa hai provato quella domenica? “Alla chiamata del mister non ci ho capito
più nulla. Avevo l’adrenalina a mille visto che stavo per esordire su un campo
dove fino a qualche anno fa si è giocata la Serie B. Però mi sono subito
concentrato, volevo fare bene”.
Una decina di
presenze con la prima squadra, ti aspettavi tutta questa considerazione da
parte di mister Cesario? “Sinceramente
no, ringrazierò per sempre mister Cesario per avermi dato queste importanti
opportunità facendomi fare le ossa nel mondo dei ‘grandi’ “.
Nell’ambiente
della Bacigalupo sei il ‘Pipa’, ti piace come attaccante Higuain o è un altro
attaccante il tuo punto di riferimento? “La
mia fonte di ispirazione è Francesco Totti ma anche Higuain è un grande
attaccante e mi ci rivedo parecchio”.
Dopo il Coronavirus quando pensi che si potrà tornare in campo? Sarà un calcio diverso vista la forza di questo virus? “Torneremo in campo quando avremo l’ok da parte di tutte le forze competenti per poter riprendere le attività in totale sicurezza. Nonostante la forza di questo virus secondo me il calcio non cambierà, tutti abbiamo una voglia matta di tornare ad allenarci e giocare le partite vere”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it