Il 2001 vastese con i
rossoblù ha trovato grande continuità tra minutaggio e prestazione. Senza lo
stop a causa del Coronavirus avrebbe partecipato anche al Torneo delle Regioni
con l’Abruzzo
Una discesa voluta per mettere in mostra tutte le sue qualità e ripartire di slancio. Una missione sicuramente compiuta dal punto di vista personale visto che le prestazioni di Matteo Conti con la maglia della Virtus Cupello parlano a suo favore. Nella passata stagione le presenze in D con la maglia della ‘sua’ Vastese (alcune anche da titolare) ma l’estate scorsa la decisione di dire sì ai rossoblù per continuare il suo percorso di crescita.
Non gli è pesato scendere in Eccellenza, cercava continuità di minutaggio nel mondo dei ‘grandi’ con l’obiettivo di poter dire a distanza di quasi un anno: “Ora sono pronto anche per la D”. Parliamo di un 2001 utilizzabile in tante zone del campo, nel cuore del gioco è un lottatore vero ma nelle giovanili e anche in questa stagione dall’allenatore Panfilo Carlucci ben si è comportato quando è stato chiamato ad arretrare in difesa. Non ci fosse stato lo stop a causa dell’emergenza Coronavirus sarebbe stato un sicuro punto di forza dell’Abruzzo under 19 al prossimo “Torneo delle Regioni” ma il virus ha fermato tutto, mondo dello sport compreso. Matteo resta a casa e continua ad allenarsi, ha una voglia matta di tornare in campo il prima possibile ma non dipende da lui. Poi quando si potrà tornerà a battagliare come sempre con l’obiettivo di migliorarsi ancora.
Giorni di stop
forzato, per voi giovani quanto è difficile restare a casa senza godersi le
giornate con gli amici e gli allenamenti? “Dispiace ma in questo momento non possiamo fare altro. Lo stop forzato
a causa della pandemia costringe tutti a restare a casa, è dura ma solo così
possiamo tornare alla normalità. Io continuo ad allenarmi individualmente come
gli altri miei compagni aspettando di tornare in campo”.
Pensando al campo
quanto ti è dispiaciuto fermarti quando la Virtus Cupello stava camminando
davvero forte? “Purtroppo il
campionato si è fermato nel nostro miglior momento migliore, ecco perché vorremmo
tornare in campo per conquistare quella salvezza che avevamo fatto capire di
volerci andare a prendere, con le nostre forze e in largo anticipo”.
Tornerete in campo in
questa stagione o se ne parla direttamente la prossima? “La salute di ogni persona viene prima di
tutto, i numeri di queste settimane tra contagiati e purtroppo deceduti non può
lasciare nulla al caso in vista del futuro. Anche per quanto riguarda lo sport,
bisognerà accettare le decisioni dei vertici calcistici nazionali e regionali
ma io spero si possa tornare in campo già nei prossimi mesi perché stare
lontano da spogliatoio e compagni è difficile”.
Come stai lavorando
individualmente casomai dovesse ripartire la stagione nei prossimi mesi? “Abbiamo la fortuna di poter affidarci all’esperienza
e la preparazione del ‘Prof’ Cannavacciuolo, seguo quotidianamente il programma
che ha stilato per ognuno di noi lavorando naturalmente da casa”.
Hai deciso di
accettare Cupello per crescere, contento della scelta fatta in estate? “Otto mesi dopo posso dire di aver fatto la
scelta giusta. Volevo trovare più spazio per crescere, l’ho avuto e in più ho
avuto la fortuna di stringere grande rapporto con tutti i compagni oltre a
conoscere un ambiente fantastico”.
Quanto ti sta
insegnando il tecnico Carlucci in questa stagione? “Molto, conosce la categoria e sa come lavorare con ognuno di noi. In
estate mi ha cercato a lungo, mi ha fortemente voluto e da subito ha creduto in
me”.
Dopo la grande
continuità di questa stagione speri di tornare in D con la Vastese nella
prossima stagione? “Ho avuto già la
fortuna di indossare la maglia biancorossa, un onore per me essendo vastese doc
ma al futuro ora non ci penso. In estate si vedrà, anche in queste settimane
resto concentrato sulla Virtus Cupello, fin quando non avremo comunicazioni
ufficiali continuerò a lavorare al massimo per farmi trovare subito pronto
qualora dovessimo tornare in campo per completare questa stagione”.
Per te il finale di stagione ti avrebbe potuto anche portare a disputare il Torneo delle Regioni, ti dispiace non poter partecipare a una manifestazione nazionale che poteva rappresentare una bella vetrina per te? “Avevo partecipato a quasi tutte le chiamate del selezionatore Dragone, non so quali sarebbero state le sue scelte definitive ma oltre alla salvezza con i rossoblù rappresentare l’Abruzzo in un torneo così importante era un altro mio obiettivo stagionale. Un peccato perché tra salvezza e partecipazione al Torneo delle Regioni avrei completato al meglio una splendida stagione”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it