Il difensore
sansalvese tra i pezzi pregiati degli Allievi che nel campionato provinciale
avevano chiuso al primo posto
Un altro aquilotto sfortunato che non vede l’ora di tornare in campo. La stagione di Mattia Pracilio si è interrotta, a causa di un grave infortunio al ginocchio, una settimana prima che tutto lo sport italiano si fermasse a causa del Coronavirus. Ora a quattro mesi di distanza dall’inizio del lockdown si pensa a come e quando sarà tornare a calcare di nuovo il rettangolo verde di gioco.
Il difensore sansalvese classe 2003 corre spedito verso la via del recupero e dopo essere stato protagonista con gli Allievi provinciali nell’ultima stagione, primi in classifica fino al momento dello stop forzato, non vede l’ora di ritrovare compagni e avversari per riallacciare il discorso con quella normalità calcistica che ha sempre fatto parte della sua vita. Sette anni a Cupello, poi gli Aquilotti San Salvo con il quale ha chiuso la sua avventura al primo posto che dovrebbe far rima con salto nel prossimo campionato regionale.
Mattia Pracilio, si
pensa già alla prossima stagione, come ti immagini il calcio dopo il
Coronavirus? “Per me sarà davvero un
nuovo inizio perché la settimana prima dello stop a causa del Coronavirus ho
subito un grave infortunio al legamento crociato anteriore. Non vedo l’ora di
tornare in campo e sono sicuro che tutti i protagonisti di questo fantastico
mondo si impegneranno per riaccendere la passione senza andare incontro a
inutili complicazioni”.
Con gli Aquilotti
eravate primi al momento dello stop, quando avrete la certezza della vittoria
del campionato festeggerete o farlo in campo avrebbe avuto un altro effetto? “Farlo in campo avrebbe avuto tutt’altro
effetto, in campo noi abbiamo fatto grandi sacrifici, lo stesso vale per lo
staff tecnico e anche la società che non ci ha mai fatto mancare nulla”.
Poche sconfitte e
tante vittorie, avete chiuso con un filotto di 8 successi in serie, che
stagione era stata fino allo stop forzato? “Stava andando tutto per il verso giusto, avevamo raggiunto anche il
premio disciplina. Fermarsi in quel momento è stato un duro colpo perché miglioravamo
di giorno in giorno ma il primo posto ci ha ripagati di tutti i sacrifici fatti”.
Prima Cupello, poi gli
Aquilotti nelle ultime due stagioni, cosa rappresenta per te questa società? “Mi hanno accolto alla grande, come se
facessi sempre parte della loro grande famiglia. Io ho cercato di ripagare la
loro fiducia cercando di dare tutto me stesso, negli allenamenti e in partita”.
Pensando ai giocatori
ad alto livello c’è uno a cui ti ispiri? “Virgil Van Dijk, il centrale del Liverpool e
della nazionale olandese. Un fenomeno, al momento non c’è nessuno meglio di lui
in quel ruolo, un muro invalicabile”.
Con gli Aquilotti avventura terminata, dove ti vedi nella prossima stagione? “Porterò sempre con me questi due anni, gli Aquilotti mi hanno insegnato tanto. Salirò nella categoria juniores e come già detto non vedo l’ora di tornare in campo per dare tutto me stesso”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it