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Calcio

Michele Sasso, 80 anni con il biancorosso sempre nel cuore

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Il compleanno, imminente, è significativo: 80 anni – da compiere mercoledì 25 maggio – e per Michele Sasso, nel ‘cassetto dei ricordi’, una parte speciale la recita l’esperienza legata ai colori biancorossi della Vastese. Il suo ruolo di magazziniere, nell’ambito delle collaborazioni con il club, ha vissuto momenti esaltanti ed anche negativi, un po’ in linea con le tante pagine che la vita offre…

Tutto inizia con la ‘chiamata’ di Gabriele Tumini: l’allora presidente della Vastese – erano gli anni 90 del secolo scorso – gli offre l’opportunità di diventare il magazziniere della squadra, incarico che Sasso ricoprirà per 10 anni, e saranno tutte stagioni di notevole impatto nella storia del calcio vastese.

L’impegno è rilevante, le soddisfazioni pure, creando legami importanti con tecnici e giocatori che calcheranno il rettangolo verde dello Stadio Aragona. Foto e targhe-ricordo, gelosamente custodite tra gli affetti di casa, stanno a testimoniare uno spaccato di vita importante. Diverse gioie, qualche dolore, sul campo la Vastese vive anni in chiaroscuro, Sasso è sempre presente, vivendo in prima persona la realtà del calcio a tinte biancorosse. “Per il grande contributo offerto nel secolo del calcio vastese. Grazie per aver onorato la maglia biancorossa, la città di Vasto che hai rappresentato e gli appassionati tifosi. Sei degno di far parte della secolare e gloriosa storia biancorossa. Sei un Gladiatore dell’Aragona di Vasto”, si legge sulla targa del Premio ‘I Gladiatori dell’Aragona’, organizzato per celebrare 100 anni di calcio in biancorosso.

Si diceva del presidente Tumini, altri bei ricordi sono poi legati all’indimenticato Comm. Dante Marramiero, qualcuno meno bello ad Armando Scopelliti e proprio sotto la gestione del dirigente romano Sasso, suo malgrado, diventa il protagonista di una storia con ribalta nazionale: nel 1995 la sua ‘trattenuta’ a Gubbio, che avrebbe dovuto ospitare il ritiro della squadra, finisce sui giornali. Michele, infatti, per una settimana resta nella località umbra, bloccato con il materiale sportivo, nella struttura ricettiva che attendeva di essere pagata per i servizi resi. Situazione che, di lì a poco, apre le porte ad un doloroso fallimento del club. “A Gubbio, comunque, mi hanno trattato tutti bene e preso in simpatia”, ricorda Sasso. 

Il filo che lega i protagonisti di quegli anni, in tutti i modi, non si è mai spezzato. “C’è un gruppo Whatsapp con tanti amici – dice ancora – e ci sono state occasioni per ritrovarci tutti assieme, come la riunione del settembre scorso con chi ha vissuto, in particolare, l’anno sportivo con Marramiero presidente e Sandro Walter Salvioni allenatore, uno dei più belli che ricordo, anche se la squadra, dopo un campionato emozionante, finì per retrocedere”.

Oggi Michele Sasso, come tanti altri appassionati, con le note vicende legate allo Stadio Aragona recentemente e per il Covid prima, è costretto a seguire ‘a distanza’ le vicende della Vastese. Ma il cuore biancorosso batte sempre…

A Michele Sasso, per i suoi 80 anni, da parte nostra i migliori e più sinceri auguri, assieme a quelli della famiglia, in particolare la moglie Elda e le figlie Grazia e Sandra, degli amici e, ne siamo certi, anche dei tifosi vastesi, riconoscenti per il suo impegno a tinte biancorosse.

Michele Tana – redazione@vasport.it

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