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Calcio

Mirco Antenucci: “Mi sono divertito con la San Paolo. Campetto della 167 scuola di calcio e di vita”

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L’esperto bomber di Roccavivara, oggi capocannoniere in C con il Bari, con un post su Instagram ha riportato a galla i suoi trascorsi vastesi da giovane calciatore

Qualcosa di simile era già accaduta nel novembre del 2018. Nei lunghi giorni dominati dall’emergenza Coronavirus gli italiani sono costretti a restare nelle proprie casa. Così, tra un ricordo e l’altro, spuntano fuori dai polverosi bauli tante tantissimi album fotografici.

Dagli album reali a quelli virtuali, i social sono diventati raccoglitori di foto vintage e anche quelle calcistiche non sono da meno. Nei giorni scorsi su Facebook è stato creato un gruppo ad hoc: “A.P.C. San Paolo Calcio “Gino Marchesani” “ a ricordare la compagine gialloverde che per oltre un decennio fu la culla di tantissimi giovani calciatori. Foto accompagnate da tanti commenti che hanno riportato a galla tantissimi ricordi, da Facebook le istantanee sono rimbalzate anche su Instagram trovando tra i tanti un account d’eccezione.

Mirco Antenucci, presente in tante di quelle foto, come già successo nel novembre del 2018 (leggi) con grande orgoglio ha postato una di quelle foto (inviata dal suo ex compagno Alessio Travaglini) accompagnato da un lungo post. Il bomber classe 1984 di Roccavivara ma ormai giuliese d’adozione, oggi guida la classifica dei cannonieri del girone C di Serie C con la maglia del Bari dove è leader indiscusso e capitano. Un autentico lusso per la categoria, fino allo passata stagione in Serie A da capitano e protagonista con la maglia della Spal.

Da giovane però dal 1996 al 1998 ha indossato la maglia gialloverde della San Paolo Calcio Vasto e questa sera si è lasciato andare a un bel ricordo di quegli anni con un particolare invito rivolto a tutti gli altri trenta ex compagni di squadra presenti in quella foto.

“Ne sono passati di anni, penso più o meno 25 – queste le parole scritte da Mirco Antenucci su Instagram – categoria Esordienti con Mister Roberto Cesario. È stata la mia seconda squadra dopo la Gamma San Salvo di Gino Rapone e il mitico mister Pippo. Con mio padre che dopo aver lavorato tutto il giorno mi accompagnava da Roccavivara (40 minuti di auto) a fare allenamenti e partite e mia mamma che ci aspettava a casa a preparare la cena. Non vi ringrazierò mai abbastanza Mimmone e Gabriellona…Nella foto sono il secondo in basso a partire da sinistra sopra una palla rossa con un grosso caschetto in testa biondo. Ci siamo divertiti tanto con tutti quei ragazzi con un unico desiderio: giocare a calcio.

Mi ricordo ancora il campetto della 167 a Vasto ovviamente in terra battuta. Penso che quel campo (oltre al giocare sotto casa per strada tutti gli altri giorni) sia stato una buona scuola di calcio e di vita. Ognuno di quei ragazzi poi ha preso strade diverse sia nel calcio che nella vita ma mi piacerebbe rivederci tutti insieme, fare una bella mangiata e raccontarsi che cosa abbiamo fatto in questi 25 anni. Viva il calcio e viva la vita. Ps per i ragazzi della foto: se qualcuno dovesse riconoscersi (anche se sono passati tanti anni) taggatevi e scrivetemi”.

Non dimentica le sue origini (a cui è molto legato), non dimentica da dove sono iniziati a suoi sacrifici con un pallone tra i piedi e vuole riabbracciare i primi compagni di un’avventura che lo ha portato parecchio in alto dove ancora oggi continua a togliersi piacevoli soddisfazioni. Semplicemente Mirco Antenucci, un esempio da seguire.

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it

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