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Amarcord

Mirco Antenucci: su Instagram ha ricordato il suo giovane passato vastese

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L’attuale bomber e capitano della Spal ieri sera ha pubblicato una foto degli anni in cui indossava la maglia dell’Apc San Paolo Calcio. I ricordi di mister Roberto Cesario

Antenucci con la maglia della San Paolo

Un dolce e piacevolissimo amarcord. Un nastro riavvolto per una sera grazie al potere dei sociali, Mirco Antenucci, bomber e capitano della Spal, il suo passato non lo ha mai dimenticato e ieri lo ha confermato ancora una volta. Postando sulla sua pagina ufficiale Instagram una foto di ventuno anni fa quando poco più che quattordicenne indossava la maglia gialloverde dell’Apc San Paolo Calcio (all’epoca presieduta da Gino Marchesani) compagine giovanile vastese. Istantanea accompagnata dalla frase presa in prestito dal compositore tedesco Beethoven: “Fai il necessario per realizzare il tuo desiderio più ardente, e finirai col realizzarlo”.

Dal 1996 al 98 l’attaccante di Roccavivara dopo l’esperienza con i rosanero del Gamma San Salvo scelse Vasto allenandosi quotidianamente sul campo San Paolo della 167 per due stagioni, tra Esordienti e Giovanissimi regionali. A guidare i giovani gialloverdi c’era Roberto Cesario oggi allenatore della Bacigalupo Vasto Marina che di Antenucci ha ricordi ancora ben impressi: “Mirco era un giocatore che sin da piccolo viveva per il gol, stava bene solo se segnava, in quegli anni pur essendo gracilino fisicamente aveva grande rapidità e faceva la differenza pur giocando sotto età”. Sulla carriera che da lì in avanti ha poi avuto il cecchino molisano l’allenatore vastese ricorda una figura a suo avviso fondamentale: “Molti ragazzi allenati in quegli anni avevano grandi potenzialità, tutti si impegnavano al massimo, Mirco in campo dava sempre tutto, in allenamento e nelle partite ma nella sua storia da grande calciatore molto deve all’intraprendenza di suo padre, Domenico, uno che ha sempre creduto nelle potenzialità del figlio”. L’allenatore Cesario ricorda poi un aneddoto che diede un primo segnale alla carriera di Antenucci: “In quegli anni andavamo in giro per l’Italia con la San Paolo, in un torneo giovanile umbro a Castiglione del Lago contro il Perugia Mirco prese palla da centrocampo, saltò tutti gli avversari come birilli e fece gol. A fine partita mi si avvicinò Ermanno Pieroni, all’epoca osservatore dei perugini chiedendomi informazioni sul mio attaccante, poi lo feci anche parlare con il papà”.

Vasto fu una tappa fondamentale nella crescita del classe 1984 Antenucci, una prima impennata avvenne in C con il Giulianova, da lì Ancona, Venezia e la prima di tappe a Catania. I rosanero lo mandarono più volte in prestito tra C e B tra Pisa, Ascoli e Torino, avventure sempre unite da un unico comune denominatore: il gol. Con il Catania a più riprese diede qualche morso alla Serie A prima di volare anche in Inghilterra dove per due stagioni vestì la gloriosa maglia del Leeds. Nel 2016 a 32 anni il ritorno in Italia con la maglia della Spal. Determinante in Serie B con la storica promozione degli emiliani realizzando 18 reti, poi da idolo di Ferrara e capitano dei biancazzurri nella passata stagione ha contribuito sensibilmente alla salvezza firmando 11 gol. Anche quest’anno si sta ritagliando il suo spazio, è già a quota tre e non vuole di certo fermarsi. Dal Molise alla Serie A, la carriera di Mirco Antenucci parla anche un po’ vastese.

 

Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it           

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