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Calcio

Mirko Taccola: “Quel 5 maggio chi se lo scorda più”

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Tra gli immortali rossoneri oggi è il turno di capitan Mirko Taccola

Ei fu. Siccome immobile, dato il mortal sospiro…“.

È l’incipit dell’ode di Alessandro Manzoni del 1821 “Il cinque maggio“.

Il 5 maggio, con contorni ovviamente molto diversi da quello di manzoniana memoria, rappresenta una data importantissima nei cento anni di storia del Lanciano.

Il 5 maggio, infatti, è la data nella quale i rossoneri, per la prima volta nella loro storia, raggiungono i play-off per la serie B.

Contro il Giulianova di Gianni Califano il Lanciano è capitanato da Mirko Taccola, condottiero di mille battaglie.

Il forte centrale di difesa di Pisa sta per compiere un’impresa che rimarrà indelebilmente scolpita nei cuori rossoneri.

Quel 5 maggio 2002, infatti, il Lanciano vince col Giulianova per 3-2 (per i frentani gol dell’ellenico Karasavvidis e doppietta di Gennari) e ottiene il lasciapassare per gli spareggi col Taranto.

Sfiorando la finalissima col Catania, squadra che alla fine approderà in serie cadetta.

Quelle col Giulianova e col Taranto sono certamente le sfide più significative del Lanciano vincente degli anni 2000 sotto il segno di Ezio Angelucci con capitan Taccola, calciatore esemplare, uomo spogliatoio, simbolo di correttezza.

Con Fabrizio Castori in panchina, il Lanciano 2001/2002 è una squadra fortissima, tra l’altro matricola in C1, capace di intimorire tutte le big del campionato.

Cau, Pestrin, Leone, Ranalli, i due greci Karasavvidis e Sapanis, Aprea tra i pali e ovviamente Mirko Taccola.

L’ex capitano del Lanciano, nel video per Vasport, ha voluto ripercorrere le due stupende annate in rossonero, l’affetto della tifoseria lancianese, il gruppo granitico, l’eleganza e l’intelligenza del patron Ezio Angelucci, i postumi di una sfida col Benevento.

Insomma, la storia del Lanciano che anche Taccola ha contribuito a scrivere.

Alessio Giancristofaro

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