La ciclista abruzzese d’adozione è la punta di diamante delle Azzurre
Marta Bastianelli punta all’iride. Sarà infatti la ciclista di origini laziali, ma abruzzese d’adozione, la punta di diamante della Nazionale in vista della prova mondiale di domani in Yorkshire. La fresca campionessa italiana, che ha trionfato a luglio proprio sulle strade di casa, a Castelnuovo Vomano, con uno sprint travolgente che è valso il titolo tricolore, è data in splendida forma ed avrà al suo fianco un team modellato proprio su di lei e composto da Tatiana Guderzo, Elisa Longo Borghini, Soraya Paladini, Elena Cecchini, Elisa Balsamo e Letizia Paternoster.
Una settimana fa, in vista della Bradford-Harrogate di 194, km che vale l’alloro mondiale, ha fatto le prove generali nella quinta tappa del Tour Cycliste Féminin International de l’Ardèche, trionfando per distacco con addirittura 7’31” sul primo gruppo delle inseguitrici. Un segnale forte e chiaro a tutte le pretendenti all’iride da parte di colei che in questo 2019, tra i 10 successi di spessore, conta le vittorie al Giro delle Fiandre e nella gara di World Tour Postnord Vårgårda West in Svezia. «Pensavo ad una decima vittoria un po’ diversa rispetto alle altre, ma non di certo a 80 km di fuga da sola», ha detto la campionessa dopo il capolavoro in Francia che costituisce il miglior prologo possibile alla competizione in maglia azzurra.
Già laureatasi campionessa europea 2018 a Glasgow, Bastianelli punta a tornare sul tetto del mondo 12 anni dopo Stoccarda 2007: a quell’epoca era una giovanissima promessa del pedale di 20 anni, oggi è una splendida realtà del ciclismo ed avrà sulle sue spalle il peso del favore dei pronostici. Ma ha esperienza e talento tali da poter gestire le pressioni che inevitabilmente la stanno accompagnando in questa lunga vigilia mondiale. Il percorso non appare troppo selettivo come quello di un anno fa a Innsbruck , quando trionfò l’olandese Anna Van Der Breggen con l’azzurra Tatiana Gauderzo che si aggiudicò il bronzo, ma sembra calzare alla perfezione alle caratteristiche della ciclista residente da anni a Guardia Vomano. Il tracciato, che prevede nel finale un circuito di 3 giri, che non è abbastanza duro per scalatrici pure ma nemmeno troppo semplice per le velociste: possibile, dunque, che possa esserci l’acuto di specialiste delle classiche con la Nazionale olandese che ha più di una freccia nella propria faretra.
ntanto è ufficiale per il 2020 l’accordo di Bastianelli con la Alé Cipollini. L’azzurra, attualmente tesserata per il Team Virtu Cycling di Bjarmer Riische chiuderà i battenti a fine stagione, ha sposato la causa della squadra presieduta da Alessia Piccolo, compagine per cui aveva già corso in passato e con la quale aveva vinto -tra le altre corse – una tappa al Giro Rosa Iccrea 2017, una Gand – Wevelgem, il GP Liberazione e soprattutto il titolo europeo su strada 2018 a Glasgow, in Gran Bretagna. «Sono felice di tornare a correre in Italia e in particolare per l’Alé. E’ come una famiglia», ha commentato la 32enne, «ma voglio dire grazie al mio vecchio teamcon il quale, in uno degli anni più belli della mia carriera, ho vinto gare che sognavo da bambina e raggiunto una dimensione personale di vera consapevolezza». Ma per i futuri successi con il team c’è tempo, domani si punta al bersaglio grosso: tingere d’azzurro lo Yorkshire, issando al contempo l’Abruzzo sul tetto del mondo