Il classe ’99 vastese, rimasto inattivo dal dicembre 2018, è tornato protagonista con i rossoblù firmando 3 gol, compreso il gioiello nella storica serata aquilana
Di lui, qualche anno fa, si diceva un gran bene. Talento cristallino pronto ad esplodere, Nicola Napolitano sognava il grande calcio, ci ha provato partendo dalla Vastese con la maglia della sua città ma da lì in avanti ha dovuto rivedere i suoi obiettivi calcistici.
In biancorosso, da diciottenne, sotto la gestione Favo, andò in gol all’esordio il 24 aprile ma nella stagione successiva la Vastese decise di puntare su altri under e dopo qualche mese, nella sessione di mercato invernale, scelse di scendere in Eccellenza. Un anno intero con la Virtus Cupello, poi altro gradino sceso per dire sì al Casalbordino ma l’esperienza in giallorosso durò poco più di un mese. Disamore per il calcio, sogni infranti e con qualche anno in più d’esperienza la decisione di intraprendere anche la carriera universitaria. Oltre trenta mesi senza calcio giocato, quasi tre anni, un’eternità per chi credeva parecchio nei suoi mezzi, nel frattempo l’iscrizione a Scienze Motorie e pian piano la voglia di tornare protagonista in campo. In estate una chiacchierata con l’allenatore Panfilo Carlucci lo ha riportato di nuovo in rossoblù, tirato a lucido, l’attaccante ’99 di Vasto, si è messo a completa disposizione del gruppo e il tecnico vastese, al momento giusto, lo ha buttato di nuovo nella mischia.
Ha firmato il gol dello 0 a 1 nella storica serata in casa della corazzata L’Aquila lanciando i cupellesi al primo posto in solitaria, ha segnato altri due gol compreso quello nel derby, da ex, contro il Casalbordino. Si è anche dovuto fermare per un infortunio che lo ha tenuto ai box più del dovuto ma dopo i quasi tre anni di stop c’era da aspettarselo. Ora è completamente recuperato, sta trovando continuità da titolare, con il Giulianova è andato vicinissimo al gol, strada sbarrata ma poco importa, la Virtus Cupello può contare su un Napolitano più maturo, la salvezza prima di tutto, magari con altri suoi gol e assist si potrà ambire anche ad altri obiettivi.
Nicola Napolitano, un altro paio di settimane d’attesa prima del ritorno in campo, quanta voglia ha la Virtus Cupello di riscatto dopo l’immeritato kappaò contro il Giulianova? “Tantissima voglia di riscatto, l’amaro in bocca è andato via ma non vediamo l’ora di tornare in campo per riprendere la nostra marcia”.
28 punti, siete a -14 dalla quota 42, dopo l’ottimo inizio potevate ambire a qualcosa di ancor più prestigioso o la salvezza per voi è comunque un grande obiettivo? “La splendida partenza avrebbe anche potuto far alzare ulteriormente l’asticella degli obiettivi, se avessimo avuto un organico più lungo e con qualche infortunio in meno oggi sicuramente i punti in classifica sarebbero di più. La salvezza diretta è ampiamente alla nostra portata, lo abbiamo dimostrato e da qui a fine stagione cercheremo di scollinare quanto prima quota quaranta per poi magari ambire ad altri traguardi più prestigiosi”.
Contro i giuliesi hai sfiorato il gol che avrebbe potuto cambiare il corso del match ma resta la gemma nella storia serata de L’Aquila, è stata per te una delle più grandi gioie calcistiche? “Un vero peccato, fosse arrivato il pari avremmo sono sicuro che avremmo anche portato a casa i tre punti, la prestazione, dal primo all’ultimo minuto, ci ha visto dominare in lungo e largo. Quella aquilana resta una grande soddisfazione personale e di squadra, ci siamo regalati una serata indimenticabile, merito di tutti naturalmente”.
Superiore o inferiore al gol del 24 aprile del 2017 in D con la maglia della Vastese? “Non voglio fare paragoni o pesarli, il primo gol in Serie D, con la maglia della mia città, non lo dimenticherò mai ma anche quello realizzato a L’Aquila mi ha dato grande gioia perché è arrivato dopo tanti anni in cui ero stato lontano dal calcio”.
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Ecco arrivati al punto, per alcuni anni ti sei fermato con il calcio, cosa è successo? “Sin dal settore giovanile ho sempre avuto grandi ambizioni, guardavo al professionismo come obiettivo da raggiungere. Non ci sono riuscito, avevo deciso di fare un passo indietro, basta con il calcio, si era chiusa una pagina importante della mia vita sportiva e decisi di intraprendere altre strade lontano dal calcio”.
Qual è stata in estate la scintilla che ti ha spinto a bussare di nuovo alla porta dei rossoblù? “Esatto, è stata una vera e propria scintilla. Diversi conoscenti tra D ed Eccellenza in estate riprendevano gli allenamenti a pieno regime, avevo ritrovato la voglia di rimettermi in gioco aggiunta a una buona forma fisica e, poi pensando ai tanti, a cui non avevo nulla da invidiare, nelle giovanili e in D, e che ora giocano anche tra i professionisti ho pensato che avrei potuto dare anche io, di nuovo, il mio contributo. Per rimettermi in gioco ho subito pensato alla Virtus Cupello, nella mia prima esperienza mi ero trovato bene, con mister Carlucci c’è sempre stato un ottimo rapporto, ci siamo confrontati e dai primi allenamenti abbiamo capito che c’erano tutti i presupposti per riprendere un cammino interrotto qualche anno prima”. A proposito di Panfilo Carlucci, c’era nel 2017 e lo ritrovi ancora dopo 4 anni, in cosa è cambiato l’allenatore vastese? “Sempre scrupoloso, cura al meglio, come sempre, ogni dettaglio ma rispetto a tre anni fa è migliorato tanto anche nello studio dell’avversario, nei giorni che anticipano le partite ci bombarda di informazioni, sappiamo tutto o quasi di chi affronteremo”.
Il 30 gennaio si ripartirà in casa del Villa 2015, che match vi aspetta? “Finalmente si ricomincia, ci stiamo allenando con grande impegno e vogliamo ripartire dalla prestazione offerta contro il Giulianova cambiando l’esito finale. Il Villa è ultimo in classifica ma non sarà un match da sottovalutare, sarà importante l’approccio al match ed essere più cinici sotto porta. Soprattutto io, andrò a caccia del riscatto e del gol dopo l’occasionissima avuta a inizio anno contro i giallorossi”.
Antonio Del Borrello – antoniodelborrello@vasport.it